Il Monte Lupone è la vetta più settentrionale della catena dei Lepini. Nonostante la quota non eccelsa – 1378 metri – è anche una delle più belle. Il sentiero della via normale, che sale dal bellissimo Campo di Segni e che ho descritto in molte guide, è uno dei più frequentati della catena. Il sentiero 731, o sentiero De Paolis, che sale nel bosco più a nord, offre un’alternativa solitaria e suggestiva, e permette di compiere un bellissimo anello.

I tratti più belli del percorso sono la prima parte della salita nella faggeta, tra grandi alberi dalle forme bizzarre e la cresta rocciosa del Serrone Lungo nella foto), affacciata sulla Pianura Pontina. Dalla vetta, nelle giornate serene d’inverno, lo sguardo raggiunge l’Appennino innevato e Ponza.

I periodi più belli sono la primavera avanzata e l’autunno, d’inverno la neve è rara e il panorama dalla cima è vastissimo. In estate l’ombra del bosco consente di camminare senza troppa fatica. Se si compie l’anello in senso inverso, salendo per la via normale e scendendo per il sentiero 731, si può sostare al Rifugio dell’Escursionista (320.0575252, danilod.82@libero.it), di cui è bene verificare in anticipo l’apertura.     

  • Dislivello: 580 m
  • Tempo: 3.45 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: tutto l’anno

Da Segni si segue la strada provinciale per Roccamassima. Al termine della salita si piega a sinistra verso Campo di Segni. La strada, dissestata ma percorribile da tutte le auto, sale a un valico e poi scende fino all’altopiano del Campo di Segni (846 m, 4 km dalla provinciale).

Si posteggia alla fine dell’asfalto, e si va a destra sull’ampia strada sterrata che costeggia per circa 1 km l’altopiano. A un bivio (850 m, 0.15 ore) dove un cartello a destra indica Roccamassima si sale a sinistra fino a una svolta a sinistra e un altro bivio. Qui si va a destra verso il rifugio dell’Escursionista (Casa dei Monti Lepini sulle mappe), e subito dopo si inizia a salire nel bosco seguendo i segnavia 731.

Il sentiero sale tra faggi secolari, costeggia un fosso, e lo segue dove questo piega a destra e si allarga. Dove la pendenza diminuisce e il vallone si biforca (979 m) si va a sinistra, facendo attenzione a qualche segnavia lontano dal percorso giusto.

Più avanti si traversa decisamente a sinistra, si superano dei valloncelli e si entra in un vallone più ampio. Lo si segue in salita, si esce dal bosco nelle conche carsiche delle Fosse e si sale al crinale e a un ometto di pietre (1136 m, 1.15 ore) affacciato sulla pianura e il Tirreno.       

Il sentiero, qui indicato dai segnavia 700 e da segnavia rossi, entra in un vallone a sinistra del crinale, supera un tratto ripido e riprende a salire a mezza costa. Si torna in cresta (1305 m) all’inizio del crinale roccioso del Serrone Lungo, e si continua con percorso suggestivo e panoramico. Si scavalca un cocuzzolo, si traversa una conca e si sale a un crinale dove arriva da sinistra il sentiero della via normale. In breve si sale alla vetta (1378 m, 1 ora), meraviglioso belvedere.

In discesa si torna all’ultimo bivio, e si scende a destra sull’evidente sentiero della via normale (segnavia 702) che si abbassa con un piacevole percorso a mezza costa interrotto da un poggiolo sassoso. Alla fine della traversata (1140 m) il sentiero piega a destra in un vallone, e scende direttamente nel bosco fino a una sella dove si piega a sinistra. Uno scomodo vallone sassoso porta a incrociare una strada sterrata. Usciti sul Campo di Segni, lo si traversa fino al punto di partenza (1.15 ore).