A volte Roma ce la fa. E quando ci riesce mette in campo la sua storia, le sue luci, i suoi sorprendenti itinerari storici che attendono solo di essere riscoperti. Il nuovo tratto della ciclopedonale che collegava già la Stazione di Monte Mario e il Policlinico Gemelli con Monte Ciocci, e che consente ora di arrivare a San Pietro, è stato inaugurato dal sindaco Roberto Gualtieri giovedì 17 marzo 2025.
Il nuovo tratto è costato 6,5 milioni di euro (fondi del Giubileo, molto ben spesi) ed è lungo solo un chilometro e mezzo. E’ un percorso breve, ma ricchissimo di sorprese. Se si inizia dalla Stazione di San Pietro si segue la panoramica Passeggiata del Gelsomino, si passa davanti al portone del 1934 con stemma di Papa Pio XI, attraverso il quale la ferrovia entra nella Città del Vaticano.
Un tratto sull’asfalto di Via Nicolò V porta all’ingresso della storica galleria ferroviaria di Villa Alberici, oltre la quale attende camminatori e ciclisti l’opera-simbolo del nuovo tracciato, il Viadotto delle Fornaci (nella foto) che scavalca Via Baldo degli Ubaldi e Via Anastasio II. Dopo i suoi 255 metri, spettacolari e sicuri, attendono le due stazioni (FFSS e linea A della Metro) di Valle Aurelia e il verde e i panorami di Monte Ciocci.
Chi vuole può limitarsi a una breve passeggiata, ma è possibile proseguire lungo la ciclopedonale verso il Policlinico Gemelli e la Stazione di Monte Mario. Dopo l’apertura del nuovo tratto, chi vuole completare la Francigena senza dover affrontare il traffico della Via trionfale e il degrado del Parco di Monte Mario può passare da qui.
Dal giorno successivo all’inaugurazione, migliaia di romani e di turisti italiani e stranieri sono andati alla scoperta del nuovo tracciato, e sono rimasti pienamente soddisfatti. La mattina di lunedì 21 aprile, Pasquetta, la notizia della morte di Papa Francesco ha cancellato l’atmosfera spensierata dei giorni precedenti. Camminare in vista delle Mura Vaticane e del Cupolone di San Pietro, però, può essere anche un modo per pregare, e per riflettere sulla storia di un uomo mosso da una fede profonda, arrivato dalla “fine del mondo” in Vaticano per dirigere e trasformare la Chiesa.
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