Le boscose alture del Cicolano, a ovest del Lago artificiale del Salto e nei pressi del confine con l’Abruzzo, sono una delle zone delle montagne del Lazio meno frequentate dagli escursionisti. Nell’antichità erano popolate dagli Equicoli, ai quali è dedicato il bel Museo archeologico di Corvaro.

Oggi la principale attrazione turistica della zona è la Grotta di Val de’ Varri, un inghiottitoio diviso in due rami e profondo un centinaio di metri, che può essere visitata con guida tutto l’anno. A portare la zona all’attenzione degli escursionisti sono stati due trekking che interessano Lazio e Abruzzo.

Il Cammino dei Briganti (6 o 7 tappe) inizia e si conclude a Sante Marie, dove un museo ricorda gli scontri tra i fuorilegge filoborbonici e le truppe del Regno d’Italia, e la fine del generale José Borjès, catturato e fucilato nel 1861. Nella zona del nostro itinerario, il percorso sale da Grotti a Nesce, per poi ridiscendere verso Villerose e Cartore. Il Cammino Naturale dei Parchi (25 tappe), collega Roma con i Castelli Romani, Subiaco, Corvaro e Amatrice, e si conclude all’Aquila.

La passeggiata che descriviamo inizia da Pescorocchiano, raggiunge la Grotta di Val de’ Varri lungo un bel percorso segnato, e prosegue su una tranquilla stradina fino a Nesce, dove sono sorte due piccole strutture ricettive dedicate a chi percorre il Cammino dei Briganti.

Prima di mettersi in cammino è bene prenotare la visita delle Grotte, e calcolare i tempi in modo di arrivare in anticipo alla biglietteria, dove un’area da picnic consente di attendere comodamente l’ingresso.    

  • Dislivello: 270 metri
  • Tempo complessivo: 3.45 ore
  • Difficoltà: T/E
  • Quando andare: tutto l’anno

Pescorocchiano (806 m) si raggiunge in auto dalla superstrada Rieti-Torano o dal casello di Valle del Salto della A24 Roma-L’Aquila-Teramo. Si posteggia nello slargo all’ingresso dell’abitato, accanto alla stazione dei Carabinieri, ai campi da tennis e a un bar, dove un tabellone indica i sentieri segnati della zona.

Una passeggiata a saliscendi (0.30 ore a/r) porta in successione al Municipio, al centro storico, ai resti del castello baronale e alla chiesa di Sant’Andrea. Tornati allo slargo, si imbocca il sentiero che inizia poco a valle del tabellone e si dirige in leggera salita verso sud est per prati e bosco. Si sale a un cocuzzolo erboso, si sfiora la strada per Nesce, e si continua a salire in un bosco di querce.

Un tratto a mezza costa porta a un’altra strada asfaltata, che si segue in comoda salita fino al valico e al fontanile della Portella (904 m, 0.45 ore). Accanto a un altro tabellone dei sentieri si sale seguendo le indicazioni per Leofreni e la Grotta di Val de’ Varri.

Un tratto in piano porta a un bivio, dove si lascia il sentiero per Leofreni e si scende (segnavia 478D) seguendo le indicazioni per la Grotta. Si esce dal bosco su uno slargo (836 m, 0.15 ore) tra la biglietteria e l’ingresso, la visita guidata della cavità richiede 1 ora.  

Si risale per la stessa via alla Portella, si scende sulla strada e si lascia a sinistra il sentiero. Si continua sull’asfalto fino a un bivio (807 m, 0.45 ore), si va a destra, e si continua a mezza costa fino all’ingresso di Nesce (827 m, 0.30 ore), che merita una sosta. Il Cammino dei Briganti traversa il piccolo borgo, e ne esce sulla strada che scende verso Villerose. Si torna sulla strada asfaltata (segnavia 478A) al bivio 807 m, e si prosegue verso Pescorocchiano. Dove la strada sfiora il sentiero dell’andata lo si imbocca, e si torna al punto di partenza (1 ora).