La Valle di St. Barthélémy, che si affaccia dall’alto su Nus e il celebre castello di Fénis, è una delle meno note della Valle d’Aosta. A farla scoprire, quasi mezzo secolo fa, è stata l’Alta Via numero Uno, che collega Gressoney con la Val Ferret.

Dal 2016, attira gli escursionisti nella zona l’accogliente rifugio Magià, realizzato accanto alle baite e alla grande stalla di La Servaz, a 2007 metri di quota, ai piedi della Becca di Luseney, della Cima di Livournea e delle vette vicine.

Il rifugio, comodo, accogliente e con ottima cucina, può essere utilizzato in estate come posto-tappa dell’Alta Via. D’inverno, può essere raggiunto con gli sci da fondo lungo le piste della valle, oppure a piedi o con le ciaspole per un bel sentiero battuto, che nella prima parte compie numerosi anche se brevi saliscendi.

La lunghezza del percorso (quasi 7 km all’andata, più altrettanti al ritorno) rende l’itinerario abbastanza faticoso. Prima di mettersi in cammino vale la pena di telefonare al rifugio per sapere se le ciaspole possono servire o meno. Con neve dura possono essere utili i ramponcini per superare un paio di rampe ripide.

  • Dislivello: 350 m
  • Tempo: 4.15 ore a/r
  • Difficoltà: WT!1 (escursione invernale facile)
  • Periodo consigliato: da dicembre a marzo

Da Nus e dall’omonimo casello della A5 Torino-Aosta si segue la lunga strada che sale verso la Valle di St. Barthélémy. Raggiunto il capoluogo Lignan si piega a destra (indicazioni per il rifugio Magià) verso Saquignod, Le Cret e un grande posteggio (1895 m). In giornate di scarsa affluenza si può proseguire per 500 metri fino ai piccoli posteggi che precedono e seguono Porliod (1876 m).

Si continua a piedi, sulla stradina a mezza costa, indicata da cartelli e segnavia per il rifugio Magià, che prosegue a mezza costa, supera un vallone e una baita, lascia a destra un sentiero per il Col Fenêtre e raggiunge la pista da fondo, che si costeggia in discesa verso destra. Una risalita porta a un crinale prima del quale la pista compie un tornante.

Si scende a destra tra i larici, si risale, si esce in una conca e si  scende di fronte alle stalle di Vallorsière. Un’altra discesa a mezza costa porta a un ponte sul torrente di St. Barthélémy (1850 m, 1.15 ore). Una risalita con un tratto ripido riporta alla pista da fondo che si costeggia (attenzione!) fino a uscire nella vasta conca di Champlaisant.

Il percorso pedonale riprende parallelo alla pista da fondo, la incrocia lasciando a sinistra un ponte, prosegue in piano e poi sale, affacciandosi finalmente sulla conca dov’è il rifugio Magià. Si toccano l’Alpe Voyoux e le successive stalle, si piega progressivamente a sinistra, si supera un ultimo ponte e si sale alle baite di La Servaz e al rifugio Magià (2007 m, 1 ora). La discesa per lo stesso itinerario richiede 2 ore.