Il “trenino rosso” del Bernina, che collega l’italiana Tirano con la celeberrima Sankt Moritz, nei Grigioni svizzeri, permette di raggiungere l’inizio di itinerari di grande fascino. Uno dei più suggestivi, dalla stazione ferroviaria e dal vicino Hotel Morteratsch (dove si può arrivare anche in auto) conduce verso la lingua terminale dell’omonimo ghiacciaio.

Un Winterwanderweg, un sentiero invernale battuto, conduce senza difficoltà gli escursionisti fino a poca distanza dal muro ghiaccio della lingua terminale della colata, che si trasforma ogni anno. A causa del cambiamento climatico, ogni anno che passa, il ghiacciaio arretra e il nostro itinerario si allunga.

L’itinerario, dall’inizio, si svolge in vista del Piz Bernina e di altre magnifiche cime. Accanto al sentiero si snoda una impegnativa pista da fondo. Gli scialpinisti arrivano qui dal rifugio Diavolezza, che si raggiunge in funivia, raggiungendo e traversando il pianoro che forma il cuore del ghiacciaio.

Come per tutti i sentieri di questo tipo serve avere i bastoncini, ed è utile portare nello zaino un paio di ramponcini, fondamentali se la superficie del percorso è ghiacciata. Non serve invece utilizzare le ciaspole.   

  • Dislivello: 190 m
  • Tempo: 2.15 ore a/r
  • Difficoltà: WT1 (itinerario invernale facile)
  • Periodo consigliato: da dicembre ad aprile

L’itinerario inizia accanto alla stazione ferroviaria di Morteratsch e all’omonimo Hotel (1896 m). Si può arrivare in auto da Tirano, superando il confine e scavalcando il Passo del Bernina, una deviazione a sinistra porta al posteggio alle spalle dell’albergo. Si può arrivare fin qui anche da Pontresina o Sankt Moritz.Traversato un passaggio a livello, si raggiunge l’inizio del sentiero, indicato da un grande monumento che si attraversa. Subito dopo, un cartello indica sulla destra l’inizio del frequentato sentiero estivo per la Chamanna da Boval.

Il sentiero battuto entra nel bosco, supera una strettoia rocciosa della valle e un gradino naturale, e poi (2000 m circa) esce allo scoperto e prosegue con un tratto quasi pianeggiante, in vista della seraccata del ghiacciaio del Morteratsch e della vetta triangolare del Piz Bernina. Dove la valle ridiventa ripida il sentiero battuto piega a sinistra, si alza con delle svolte e supera un lago spesso invisibile d’inverno.

Il percorso si conclude (2070 m circa, 1.15 ore) proprio di fronte alla lingua terminale del ghiacciaio. Avvicinarsi troppo al ghiaccio espone al rischio di essere colpiti da blocchi o da pietre cadute dall’alto. Si torna al punto di partenza per l’itinerario di andata (1 ora).