Il borgo di Casale San Nicola, deturpato dal gigantesco viadotto della A24 che scavalca letteralmente l’abitato, resta uno straordinario belvedere sul Paretone del Corno Grande, ed è il punto di partenza di varie interessanti camminate, di impegno e di lunghezza molto vari. La passeggiata verso la chiesetta medievale di San Nicola (che era affiancata nel Medioevo da un piccolo convento) e il belvedere di Colle San Nicola è accessibile a tutti.

La successiva salita nel bosco, più lunga e a tratti ripida, conduce al rifugio San Nicola nella foto), che il CAI di Isola del Gran Sasso ha restaurato nell’estate del 2024, e agli spettacolari prati inclinati ai piedi del Vallone delle Cornacchie e della cresta Nord della Vetta Orientale. C’è anche un’ottima e copiosa fonte. E’ uno dei luoghi più belli del Gran Sasso. In alto, da qui, si vedono anche la parete Est del Corno Piccolo e il Monolito.

  • Dislivello: 800 m
  • Tempo: 4.15 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da maggio a novembre

Il borgo di Casale San Nicola si raggiunge da Isola del Gran Sasso, per una strada che offre una meravigliosa visione del Paretone. Si posteggia nella piazza all’ingresso del paese (859 m).

A piedi si imbocca una ripida scalinata indicata da segnavia e murales (si può passare anche a destra sulla strada), e si continua traversando in salita la parte alta del paese, tra case decorate da murales. Oltre le ultime costruzioni si prosegue lungo la sassosa carrareccia (segnavia bianco-rossi 200A, 200B e SI) che sale verso il Paretone.

Superata una ripida rampa si tocca la Fonte San Nicola con la data 1569 e un’immagine in ceramica del Santo, poi si costeggiano dei massi di conglomerato. Il viottolo entra nel bosco, lascia a sinistra i segnavia 208B e del Sentiero Italia e raggiunge una fontana e la chiesetta di San Nicola (1096 m, 0.45 ore). Da qui si distinguono con chiarezza le varie parti del Paretone, dalla rampa del Canale Jannetta ai quattro verticali Pilastri che lo dominano. Lo strapiombo giallastro nel settore sinistro della parete è la Farfalla.

Da un bivio alle spalle della chiesetta si può salire in breve al panoramico crinale di Colle San Nicola (1140 m, 0.20 ore a/r). Per proseguire si segue il sentiero (segnavia 200A, indicazioni per la Madonnina) che sale a tornanti nel bosco, compie una diagonale verso destra, tocca un grande masso con scritte e raggiunge un valloncello roccioso e il bivio di Colle Castello (1400 m, 1 ora).

Il sentiero riprende a salire a svolte, raggiunge un crinale e lo segue con una salita più comoda, affacciandosi a sinistra (attenzione!) su dei ripidissimi pendii erbosi. Si traversa un valloncello, si sbuca su un viottolo più ampio e lo si segue a sinistra fino a uscire sui prati dominati dal Paretone e dalla compatta cresta Nord della Vetta Orientale. Verso destra si vede la parete Est del Corno Piccolo.

Si sale per prati seguendo i segnavia, ci si sposta a destra al margine del bosco e si raggiunge un ottimo fontanile. Il rifugio San Nicola, visibile solo all’ultimo momento, è ormai vicinissimo, e si raggiunge (1668 m, 0.45 ore) per delle tracce di sentiero nel bosco. Prima di scendere vale la pena di traversare a mezza costa i prati fino alla lapide che ricorda l’alpinista Gino Di Sabatino, qui scomparso nel 1989. Si scende per lo stesso itinerario, occorrono 1.15 ore fino alla chiesa di San Nicola e 0.30 ore da questa al paese.