Il più vasto tra i parchi urbani di Roma si estende al di là (per chi guarda dal centro storico) del Gianicolo, tra Monteverde e la Via Aurelia Antica. Per i suoi frequentatori Villa Doria Pamphilj è anche il parco più bello, che affianca ai monumenti ampie zone che permettono una piena immersione nel verde.

Sistemata a partire dal 1644, teatro nel 1849 delle durissime battaglie tra le truppe francesi e i volontari della Repubblica Romana, la Villa è stata ridisegnata a partire dal 1852 dall’architetto Andrea Busiri Vici. Nel secondo dopoguerra, l’espansione edilizia di Roma e l’apertura dalla Via Olimpica hanno fatto temere che anche Villa Doria Pamphilj venisse sacrificata al cemento.

L’acquisizione da parte del Comune di Roma, tra il 1968 e il 1971, è stata una vittoria del mondo della cultura e del neonato movimento ambientalista. Il bianco ed elegante Casino del Buon Respiro (o Villa Algardi, nella foto) appartiene invece alla Presidenza del Consiglio, ed è chiuso al pubblico.

La Via Olimpica (Via Leone XIII) separa la “Villa Vecchia” dalla “Villa Nuova”, e l’itinerario le percorre entrambe. E’ possibile iniziare la passeggiata alla scoperta di Villa Doria Pamphilj anche dagli ingressi dell’Olimpica, dell’Aurelia Antica e di Via Vitellia.  

  • Dislivello: 90 m
  • Tempo: 2.30 ore a/r
  • Difficoltà: T
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, ma non nelle giornate più calde


L’ingresso monumentale di Villa Doria Pamphilj (78 m), su Largo 3 Giugno 1849, si raggiunge dal centro con i bus ATAC 44, 75, 115 e 870, oppure a piedi da Trastevere o dal vicino Gianicolo. Nei giorni festivi è difficile trovare un posteggio.

Dopo essere entrati nella Villa si sale a una grande aiuola (Piazzale Ragazzi del 1849, 90 m) e a un arco monumentale. Si scende su Viale Bartolomeo Rozat, si lascia a destra il Villino Corsini che ospita la Casa dei Teatri, e si piega a sinistra accanto alle arcate dell’Acquedotto Paolo. A sinistra, in basso, è la Valle dei Daini, inaccessibile a causa della vegetazione.

Un cancello immette sul Viale del Maglio, che porta al vasto ed elegante Giardino del Teatro (76 m). Si piega a destra per Via Fontana di Venere, si costeggia il Casino del Buon Respiro (o Villa Algardi), si sale una scalinata e ci si affaccia su una spianata erbosa da cui il Casino si mostra in tutta la sua eleganza.

Si va a destra sul Viale del Casino Algardi, che piega a sinistra offrendo un bel panorama su San Pietro, e poi scende al Largo del Casale di Vigna Vecchia, sul quale si affacciano il Museo di Villa Doria Pamphilj e l’ingresso da Via Aurelia Antica.

Lasciato a sinistra il viale che scende al laghetto si continua su Viale Vittoria Nenni, oltrepassando il complesso restaurato del Casale dei Cedrati, con bar-ristorante e spazi per incontri e convegni. Qui il viale piega a sinistra, sale e prosegue, tra alti pini, offrendo panorami verso i Castelli Romani e l’Appennino. Alla fine sono l’ottocentesca Vaccheria (o Casina dei Monti, 76 m), il Vivi Bistrot Villa Pamphilj e il cavalcavia sulla Via Olimpica.

Si attraversa il cavalcavia, e si scende per un vialetto alla vallata (53 m) che è il cuore della cosiddetta “Villa Nuova”. Si percorre Via Ada Costa, che traversa per buona parte la valle, si supera Largo Clerici e si raggiunge un laghetto. A sinistra sono dei vivai.

Si riparte verso destra, si supera una breve salita, e si raggiungono Largo della Botanica e l’ingresso della Villa da Via Aurelia Antica (81 m, 1.15 ore). Si torna indietro per un viale bordato da pini fino al Casale di Giovio. Si piega a sinistra, e si segue Viale Rosa Luxemburg che torna verso l’Olimpica. A un bivio a poca distanza dalla recinzione si piega a destra e si segue in discesa Viale Gobetti, che riporta al percorso dell’andata, al viadotto e alla Vaccheria.

Si riparte a sinistra del Vivi Bistrot, per un sentiero in discesa tra i prati che nell’ultimo tratto può essere scivoloso dopo la pioggia. Si sbuca su un altro viale, e qui si va a sinistra affacciandosi sul Laghetto del Belvedere (57 m), dov’è facile avvistare aironi e varie specie di anatre. Lo si costeggia, si torna all’itinerario di andata e lo si segue fino al punto di partenza (1.15 ore). 

Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni a Roma e dintorni, Newton Compton 2021