Tra i molti luoghi intorno a Cortina d’Ampezzo che conservano edifici e trincee della Grande Guerra, Croda de r’Ancona e le piazzole di artiglieria di Son Pouses sono tra i meno frequentati dagli escursionisti. Invece le postazioni della prima, e i cannoni del secondo erano fondamentali nel sistema difensivo austro-ungarico, per impedire un’avanzata italiana in direzione di Dobbiaco. .
Un bel sentiero, elementare nonostante l’aspetto arcigno e roccioso dei luoghi, sale da Malga Ra Stua verso la vetta (nella foto) della Croda de r’Ancona. Larici, pianori erbosi e camosci, oltre ai panorami, danno alla gita un fascino speciale. Non ci sono i segnavia bianco-rossi, ma frecce rosse e ometti di pietra rendono l’orientamento facile. Si svolge invece su terreno ripido ed esposto il sentierino che scende dalla cima verso nord, in direzione dell’arco naturale del Bus d’Ancona. Una meraviglia naturale riservata a escursionisti esperti.
- Dislivello: da 420 a 670 m
- Tempo: da 3.45 a 5.30 ore a/r
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: da fine giugno a ottobre
La Malga Ra Stua (1668 m) e i suoi pascoli si raggiungono da Cortina d’Ampezzo con le navette che partono dal posteggio di Fiames. Fuori stagione la strada è normalmente aperta al traffico. La salita a piedi dal posteggio di Sant’Uberto (1450 m), accanto al tornante della statale Cortina-Dobbiaco, richiede 1 ora in salita e 0.45 ore in discesa, delle scorciatoie segnate consentono di evitare in parte l’asfalto.
Dalla Malga si segue a piedi la strada sterrata che conduce ai rifugi Fodara Vedla e Biella. Al primo bivio la si lascia, per un’altra sterrata che sale a destra entrando subito nel bosco. Al bivio successivo (cartelli) si abbandona anche questa, e si sale a destra lungo una mulattiera della Grande Guerra (segnavia 8), con tratti di lastricato e tabelle storiche.
Più in alto si continua a saliscendi sull’altopiano dei Ciadìs, in vista della Croda Rossa d’Ampezzo. Dopo una svolta a sinistra si piega a destra per un sentiero non segnato che raggiunge un pianoro, lo traversa, e raggiunge una mulattiera a mezza costa che corre ai piedi della Croda de r’Ancona. Delle rampe portano verso destra a un poggiolo (2154 m, 1.15 ore) sulla cresta della Croda. Qui si incontrano le prime trincee, e il panorama si apre verso Cortina e il Cristallo.
Ora il sentiero sale per la larga cresta, aggirando varie trincee. Si aggira uno spuntone roccioso, si traversa un canale, e si sale a una casermetta in cemento e legno. Si continua a tornanti e poi in diagonale toccando altre postazioni, infine, sempre seguendo gli ometti, si raggiunge la vetta della Croda de r’Ancona (2366 m, 0.45 ore), dov’è una croce di legno. Anche da qui il panorama è magnifico.
Si scende per lo stesso itinerario. Raggiunto il pianoro erboso si continua sul sentiero a mezza costa fino a sbucare su una strada sterrata. Verso destra si sale a Forcella Lerosa (2020 m, 1 ora). Una croce indica il punto dov’era un cimitero di guerra austro-ungarico. Scendendo lungo la strada sterrata (ancora segnavia 8) si torna a Malga Ra Stua (0.45 ore).
Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni sullle Dolomiti, Newton Compton 2021
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