Il Monte Camicia, celebre per la sua parete Nord, viene salito tutto l’anno dal versante rivolto verso Campo Imperatore. La via normale invernale, molto seguita sia dagli scialpinisti sia da alpinisti con piccozza e ramponi, risale l’alto Vallone di Vradda (nella foto), che può essere raggiunto dalla base, oppure salendo per il sentiero estivo e poi tagliando i pendii della sua sinistra orografica.
In buone condizioni di neve, consigliamo la seconda soluzione, seguita dalla discesa diretta nel Vallone, che con poca neve può costringere a qualche zig zag per evitare dei salti rocciosi. Quando la neve è abbondante e instabile, invece, il Vallone può essere esposto a slavine.
Spesso (ma non sempre) il percorso migliore da seguite è indicato da una buona traccia. Per salire alla vetta del Camicia d’inverno è essenziale saper scegliere quale itinerario seguire, oppure affidarsi a una guida alpina. Ricordo che affacciarsi dalla cresta verso il vuoto della parete Nord richiede la massima attenzione d’estate, ed è estremamente pericoloso d’inverno a causa della presenza di cornici di neve.
- Dislivello: 960 m
- Tempo: 5 ore a/r
- Difficoltà: F/PD
- Quando andare: da dicembre ad aprile
Da Castel del Monte si segue la strada per Campo Imperatore. Raggiunto il pianoro, dove con neve abbondante vengono tracciate delle piste di fondo, si lascia a sinistra la strada (chiusa d’inverno) che traversa l’altopiano e a destra quella per Rigopiano e Farindola, e si sale al piazzale di Fonte Vetica (1604 m), prima del quale sono i resti di un rifugio distrutto qualche anno fa da un incendio. La strada che arriva da Rigopiano viene aperta solo saltuariamente.
Dal piazzale, accanto a un cartello, si segue il sentiero che lascia a destra un vecchio rifugio, costeggia la pineta di Fonte Vetica, lascia a destra un tracciato per la Sella di Fonte Fredda, traversa un greto ghiaioso e sale a sinistra per mughi, erba e sfasciumi fino a un crinale secondario da cui appaiono il Vallone di Vradda e il Camicia.
Da questo punto il sentiero estivo sale con una lunga diagonale verso la cresta che chiude la parete Nord. D’inverno, se la neve non è ghiacciata, si può seguire questo percorso, naturalmente con piccozza e ramponi. In alternativa si traversa a mezza costa, toccando degli ometti di pietre spesso visibili anche con la neve fino al fondo del Vallone di Vradda, e poi lo si risale sul fondo, con pendenza modesta.
I due percorsi si ritrovano alla sella (2490 m) ai piedi del cocuzzolo sommitale del Camicia. Verso sinistra, per un pendio abbastanza ripido (30°), esposto a nord e spesso ghiacciato, si sale alla cresta sommitale e alla vetta (2564 m, 3 ore), da cui la vista si allarga verso Campo Imperatore e il Corno Grande. Nelle giornate serene si vedono la costa abruzzese e l’Adriatico.
In discesa, si segue il percorso di salita fino alla traversata. Senza ripercorrerla, si continua restando sul fondo del Vallone di Vradda, che in basso si stringe e forma alcuni salti. Se questi sono coperti dalla neve si scende direttamente, superando dei tratti ripidi su neve, magari con brevi facili passi di arrampicata.
In alternativa si seguono le tracce di passaggio sui lati, aggirando a destra (scendendo) il primo salto e a sinistra il secondo. In basso il vallone si allarga e diventa elementare. Un tratto in piano riporta a Fonte Vetica (2 ore).
Stefano Ardito Escursioni invernali nell’Appennino Centrale, Idea Montagna 2021
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