L’Abbazia di Farfa, il gioiello medievale della Sabina, è tra i monumenti della fede più ricchi di storia e di suggestione del Lazio. Punto di partenza di itinerari a piedi, in bici e in auto nelle valli dei Monti Sabini più vicine al corso del Tevere, sorge a poca distanza dai borghi medievali di Fara Sabina e Toffia.  Sul Monte Acuziano, che la sorveglia da est, sono i ruderi dell’Abbazia di San Martino.

L’Abbazia di Farfa, sorta nel VI secolo sui resti di un edificio romano, è stata a lungo legata all’imperatore Carlo Magno e ai suoi successori. Prima del Mille controllava circa 600 tra chiese e monasteri, 132 castelli e sei città fortificate. Dopo una decadenza iniziata alla fine del Medioevo, è rinata a partire dal 1920 grazie a un gruppo di monaci inviati dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Oggi nell’Abbazia lavora e prega una comunità di Benedettini. A poca distanza, nel borgo di Farfa, vivono delle suore Brigidine.

Per decenni i Monti Sabini sono stati poco frequentati dagli escursionisti. Il motivo, oltre alla scarsa notorietà del Monte Tancia e delle altre cime, era la carenza della segnaletica. Lo stesso problema rendeva complicato camminare nella valle del Farfa, toccata da un altro itinerario di questa guida.  Da qualche anno il quadro è finalmente cambiato. Il lavoro della sezione di Rieti del CAI, di Sabina Trekking e di altre associazioni locali si è affiancato a quello di un gruppo di lungimiranti imprenditori turistici locali.

L’Abbazia di Farfa, e i due borghi toccati da questo anello, sorgono su una frequentata variante della Via di Francesco, segnata in giallo e in blu, che collega La Verna, Assisi e Rieti con Roma. A questo cammino di lunga percorrenza si affiancano decine di sentieri d’interesse locale, indicati dai classici segnavia biancorossi. Il nostro itinerario, che si svolge per lunghi tratti tra gli ulivi, permette di capire a prima vista che la bassa Sabina è rinomata per il suo olio. Prima o dopo l’escursione, è possibile acquistare olio, formaggi, miele e salumi presso numerosi produttori locali. 

  • Dislivello: 550 metri
  • Tempo complessivo: 3.45 ore
  • Difficoltà: E
  • Quando andare: tutto l’anno, non nelle giornate più calde

L’Abbazia di Farfa (200 m) si raggiunge in breve da Fara Sabina e dagli altri borghi della zona, e da Osteria Nuova sulla Via Salaria. Se si arriva da Roma conviene lasciare la statale a Passo Corese. Si può arrivare con i bus COTRAL da Roma, da Rieti, o dalle stazioni della ferrovia Fiumicino-Roma-Fara Sabina. 

Nel borgo di Farfa, di fronte all’Abbazia, si segue a piedi Via del Fontanone, si sale a sinistra e si traversa la strada provinciale. Segnavia bianco-rossi e giallo-blu indicano un viottolo che sale a sinistra, supera un tratto lastricato e prosegue in piano. Una salita più ripida porta a un fontanile (355 m) e a un bivio.

Si va a destra (segnavia 351B) per un sentiero che sale nell’erba, costeggia una rete, tocca due tralicci e sale a mezza costa verso il Monte Acuziano. Superato un muro con feritoie, si continua fino al pianoro sommitale e ai resti (474 m, 0.45 ore) dell’Abbazia di San Martino.

Si ridiscende al fontanile, si segue il viottolo alle sue spalle e si sbuca sull’asfalto all’incrocio dei Quattro Venti (357 m). Si imbocca la strada per Fara, e dopo pochi metri si va a destra per un sentiero (segnavia 351) che sale verso il paese con una diagonale e qualche svolta.

Da Viale Regina Margherita si traversa la Porta Romana e si sale alla Piazza del Duomo (490 m, 0.45 ore), sulla quale si affacciano la chiesa di Sant’Antonio Martire, la Torre Campanaria e la Cisterna Farnese. Da vedere il Museo Archeologico.

Tornati alla Porta Romana si va a sinistra su Via Rieti. A un bivio accanto a un posteggio si scende a destra in Via dei Villini. Si piega a sinistra in Via Regina Elena tralasciando i segnavia per Passo Corese, poi si imbocca a destra Via San Fiano (segnavia 351B).

Dove questa inizia a salire si continua per un viottolo pianeggiante. A un bivio ci si tiene sul sentiero di destra che scende nel bosco fino agli uliveti del Cerreto e la strada asfaltata che si segue fino a Toffia (263 m, 0.45 ore).

Dopo essere entrati nel borgo per la Porta Maggiore, si sale, tra palazzi restaurati e murales, fino all’imponente chiesa di Santa Maria Nova. Poi si scende a Via Collitrone, che traversa la parte bassa del borgo e ne esce per l’omonima Porta.

Una stradina (segnavia 351B) scende alla Strada Comunale di Farfa, dove ricompaiono i segnavia giallo-blu. La si segue fino a un ponte, ci si tiene sulla strada di sinistra e si raggiunge un campo sportivo (158 m, 0.45 ore). Si continua per una strada sterrata indicata da abbondanti segnavia. A un bivio (123 m) si lascia a destra una diramazione per Castelnuovo di Farfa, poi si risale fino all’Abbazia (0.45 ore).

Stefano Ardito, Natalino Russo Sentieri del Lazio, Unioncamere Lazio-Touring Club Italiano 2022