L’altopiano della Cicerana, tra la Valle del Sangro e il Fucino, è una delle mete più apprezzate del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sorvegliato dai boschi del Monte Turchio, viene spesso visitato dall’orso. D’inverno lo si raggiunge con le ciaspole o gli sci da fondo escursionismo.
L’Ecorifugio, ottimamente gestito dalla cooperativa Ecotur di Pescasseroli, è normalmente aperto nei weekend invernali, e anche in qualche giornata infrasettimanale. Oltre l’edificio, vale la pena proseguire per dossi e conche verso la Selva di Moricento, una faggeta vetusta dove l’accesso è vietato.
Si attende da anni la riapertura dello storico rifugio del Diavolo, accanto al punto di partenza della camminata. Il Monte Turchio, a lungo ufficialmente vietato nonostante la presenza di due croci sulla cima, è finalmente raggiunto da un sentiero segnato dal Parco.
- Dislivello: 250 m
- Tempo: da 3.15 a 3.45 ore a/r
- Difficoltà: WT1
- Quando andare: da dicembre a marzo (in estate è un’escursione T)
Il rifugio del Diavolo (1395 m) si raggiunge da Pescasseroli o da Gioia nei Marsi percorrendo la strada statale Marsicana. Chi da Pescina preferisce passare per Ortona, San Sebastiano e Bisegna deve girare a destra una volta raggiunta la statale. Se il posteggio all’inizio dell’itinerario non è stato spazzato dall’ANAS, occorre posteggiare creando il minimo disturbo possibile.
Dal posteggio, a sinistra del rifugio del Diavolo, si imbocca una strada sterrata (o la pista battuta sulla neve) che traversa il pianoro della Penna, lascia a destra il percorso che sale al Monte Turchio e raggiunge una sbarra (1400 m, 0.15 ore). Se non c’è neve si può arrivare in auto fin qui.
Si continua (segnavia T1) traversando una faggeta, e poi salendo a mezza costa. Dopo aver lasciato a sinistra due diramazioni segnate ci si affaccia sull’altopiano della Cicerana. Lo si traversa in piano, si costeggia una recinzione, poi si sale a sinistra all’Ecorifugio Cicerana (1572 m, 1.15 ore), visibile già in lontananza, che sorveglia il pianoro e i boschi del Monte Turchio. In lontananza appare il Velino.
Oltre il rifugio si continua sulla strada innevata (segnavia T5), che raggiunge un grande faggio secco. A una biforcazione si va a destra, sulla strada che compie dei saliscendi e raggiunge una grande conca. Se si vedono i segnavia si piega a destra seguendoli fino al margine della Selva di Moricento (1620 m, 0.30 ore), un tratto di faggeta vetusta dove l’accesso è vietato. Ma tutta la zona è suggestiva.
La discesa, per lo stesso itinerario, richiede 0.30 ore fino all’Ecorifugio Cicerana, e 1.15 ore fino al punto di partenza.
Stefano Ardito Escursioni invernali nell’Appennino centrale, Idea Montagna 2021
Stefano Ardito, Angelo Monti Le 50 ciaspolate più belle d’Abruzzo, Iter Edizioni 2017
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