Il Corno Piccolo, il “castello incantato” del Gran Sasso, offre centinaia di vie agli alpinisti. Gli escursionisti esperti possono scegliere tra la storica via normale da Sud (nella foto) che consigliamo di seguire in discesa, la spettacolare ferrata Danesi e il ripido canale Abbate-Acitelli della parete Nord, con passaggi di I e II grado.
La ferrata Danesi, riattrezzata nel 2017 per iniziativa del Parco, offre un elegante percorso per placche e cenge aeree. Il sentiero attrezzato Ventricini, che corre ai piedi della parete Nord e delle Spalle, la via normale e il sentiero del Vallone delle Cornacchie che tocca il rifugio Franchetti permettono di completare la conoscenza della montagna.
Per seguire in sicurezza questo magnifico itinerario occorrono l’attrezzatura da ferrata (casco, imbrago, longe e moschettoni a ghiera), la capacità di utilizzarla correttamente, e la capacità di muoversi con disinvoltura su terreno ripido e roccioso. Il percorso è lungo, e lo diventa ancora di più quando, coime spesso accade, la cabinovia non funziona. In caso di dubbi occorre rivolgersi a una guida alpina. Ovviamente inutili i GPS.

Dislivello: 800 metri
Tempo di salita: 3.30 ore
Tempo di discesa: 2.30 ore
Difficoltà: EEA
Quando andare: da luglio a settembre

Dai Prati di Tivo, che si raggiungono in auto da Pietracamela, si sale in seggiovia all’Arapietra (1980 m). Se l’impianto è chiuso si sale a piedi dal Piano del Laghetto (1650 m, 1 ora in più), che si raggiunge per una strada asfaltata e poi sterrata dai Prati.
Si segue il sentiero per il rifugio Franchetti, e dove questo va a sinistra si piega a destra sul Sentiero Ventricini (segnavia 105, paletti). Si attraversano i ripidi prati ai piedi della parete Nord del Corno Piccolo, si percorre una conca ghiaiosa e si raggiunge la Forcella del Tesoro Nascosto (2120 m, 0.45 ore) dove inizia la ferrata.
Si scende in un canalone in vista del Pizzo d’Intermesoli, ci si abbassa per ghiaie, poi si risale in un canalino attrezzato con corde e scalette. Si va a destra per una rampa, e si continua in un canale attrezzato ma meno ripido fino alla Forcella del Belvedere (2200 m), ai piedi delle placche della Seconda Spalla.
Si scende per una rampa con qualche passo esposto, si traversa una conca, e si riprende a salire per rocce non attrezzate. Con altre corde e una scaletta si superano una selletta, un foro e una cengetta, si scende alle pietraie del Vallone dei Ginepri, e si risale agli attacchi della via normale del Corno Piccolo e della Danesi (2450 m, 1.30 ore).
Si risale un faticoso ghiaione (segnavia 107), ci si sposta a sinistra e si raggiunge l’attacco della ferrata. Si sale a sinistra, si torna a destra in un canalino, si sale per rocce verticali a sinistra del buco utilizzato in passato, poi si continua per placche e cenge esposte, con percorso spettacolare e aereo. Da una forcella ai piedi del blocco sommitale, una corda porta alla vetta (2655 m, 1.15 ore), belvedere sul Vallone delle Cornacchie, il rifugio Franchetti e il Corno Grande.
Si ridiscende l’ultima corda fissa, poi si seguono i segnavia che si abbassano verso nord per placche elementari ma levigate, a destra di una spaccatura. Si scavalca la forcella (2580 m) tra la Prima Spalla e il Corno Piccolo, si scende per un canalino ghiaioso, si percorre una cengia e si passa in un buco. Si scende un gradino roccioso (I grado), si scende al fondo di un canale e si risale al di là. Delle rampe portano alle ghiaie del Vallone dei Ginepri (2420 m), da cui un faticoso sentiero sulle ghiaie, alla base delle Fiamme di Pietra, porta alla Sella dei Due Corni (2547 m, 1.30 ore).
Lasciato a destra il sentiero per il Calderone e il Corno Grande ci si abbassa (segnavia 103 e 3) per un canalino, si va a destra a mezza costa (nevaio all’inizio dell’estate, attenzione!), poi si raggiunge il rifugio Franchetti (2433 m, 0.15 ore), balcone sulla parete Est del Corno Piccolo. Il sentiero scende per ghiaie, zigzaga tra enormi massi, poi continua a tornanti in una zona rocciosa.
Da un ripiano si scende a sinistra per una rampa (corda fissa), si traversa il Vallone delle Cornacchie passando tra due massi che formano un arco e si raggiunge la base della parete Est del Corno Piccolo. Si risale alla cengia del Passo delle Scalette, si scende su terreno roccioso, poi si ritrova il sentiero che scende all’Arapietra e alla cabinovia (0.45 ore).

Stefano Ardito Vette dell’Appennino Centrale (Idea Montagna, 2019)
Stefano Ardito Sentieri del Parco Gran Sasso-Laga (Iter, 2016)