Venerdì 25 ottobre ore 19, Tivoli, antico Palazzo del Seminario
Domenica 27 ottobre, Monte Morra, appuntamento alle 9.30 a San Polo dei Cavalieri.

Sulle pareti del Morra, cent’anni fa, è nata l’arrampicata nel Lazio. Nel 1919, infatti, il romano Enrico Jannetta, che negli anni successivi avrebbe aperto degli straordinari itinerari al Gran Sasso, fu il primo a esplorare le pareti calcaree del Morra, affacciate sulla Campagna Romana. Da allora, per più di cinquant’anni, il Morra è stato “la” falesia degli alpinisti romani e laziali. Tra i tanti talenti che si sono allenati e formati qui spicca Pierluigi Bini, che negli anni Settanta ha compiuto grandi imprese sul Gran Sasso e sulle Dolomiti.
Dagli anni Ottanta, invece, il Morra è stato quasi abbandonato, a causa della scoperta di nuove falesie (Sperlonga e Ferentillo su tutte) con itinerari più impegnativi. Hanno contribuito all’abbandono anche le frane che hanno danneggiato soprattutto la parete superiore. Colpisce anche il totale disinteresse per la falesia e la sua storia da parte del Parco Regionale dei Monti Lucretili.
Grazie a Paola Colizza e alla Sezione di Tivoli del CAI, per due giorni, il vecchio Morra è stato di nuovo al centro dell’attenzione. Venerdì nel Palazzo del Seminario è stato proiettato “Lazio Verticale”, il documentario di Fabrizio Antonioli e mio dedicato alle falesie e alle montagne della regione di Roma, e ai loro protagonisti.
Domenica, in una splendida giornata di sole, ci siamo ritrovati per arrampicare sulle pareti del Morra, raccontando storie dell’arrampicata romana e ammirando la classe in parete di amici come Pierluigi Bini e Guglielmo “Memmo” Fornari. Alla fine brindisi, dolci e candeline, com’è giusto per un compleanno importante.