La Sicilia, terra di sole e di storia, è un luogo straordinario per arrampicare. Dal Monte Pellegrino fino a San Vito lo Capo, dalle Rocche del Crasto a Marettimo e agli speroni lavici dell’Etna, la regione offre a chi ama la roccia decine di pareti, di creste e di spigoli di eccezionale fascino.
Il mio amico Fabrizio Antonioli ha mostrato la bellezza e raccontato la storia di questi luoghi in “Suttu ‘u Picu ru Suli”, un bel documentario realizzato insieme al CAI di Palermo e alla sua Scuola di alpinismo. Nelle immagini compaiono, tra gli altri, personaggi come Maurizio Oviglia, Alessandro Gogna e il grande Fosco Maraini.
Martedì 29, alle ore 16, a Palermo, il film è stato presentato in una sede prestigiosa come il Centro Sperimentale di Cinematografia, con la partecipazione di molti dei protagonisti e di un pubblico attento ed entusiasta.
Dopo la proiezione, ho condotto una tavola rotonda sull’arrampicata in Sicilia, e il suo ruolo nel turismo e nell’immagine dell’Isola, insieme a Fabrizio Antonioli, all’Assessore alla Cultura della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, e agli alpinisti Carmelo Ferlito (di Catania) e Giuseppe Maurici (di Palermo). Un confronto intenso, ricco di idee, che spero serva a migliorare l’accoglienza di chi viene in Sicilia a scalare, e a far promuovere meglio un’altra meraviglia siciliana.
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