Anche quest’anno, i Prati di Tivo celebrano la bellezza del Gran Sasso con uno spettacolare calendario in bianco e nero, edito da Ricerche e Redazioni. Stavolta le 15 immagini del calendario sono di Alessandro de Ruvo, e mostrano le vette e le valli del massiccio con inquadrature suggestive e spesso sorprendenti. Come negli anni scorsi, ho scritto il testo che presenta il calendario, e ho avuto il piacere di coordinare la presentazione del 9 novembre a Teramo. Al centro della discussione, ancora una volta, sono stati il futuro e lo sviluppo dei Prati di Tivo e dell’intero massiccio. Luoghi spettacolari, dove alcuni imprenditori coraggiosi investono energie e denaro, e dove però le risposte degli enti pubblici sono occasionali e mai coordinate.
Gli interventi di Erminio Di Ludovico (SIGET, che edita il calendario), Luca Mazzoleni (gestore del rifugio Franchetti), Davide Di Giosaffatte (presidente delle guide alpine dell’Abruzzo) hanno posto delle domande precise sul futuro dei Prati. Marco Cordeschi, responsabile tecnico degli impianti dei Prati di Tivo ma anche di quelli di Roccaraso, e Fausto Tatone responsabile della stazione di Pescocostanzo hanno tratteggiato un paragone impietoso tra il Gran Sasso e le altre stazioni invernali dell’Abruzzo. Le risposte di Tommaso Navarra (presidente del Parco Gran Sasso-Laga), Michele Petraccia (sindaco di Pietracamela) e Diego Di Bonaventura (meo-presidente della Provincia di Teramo) hanno portato un po’ di speranze ma nessuna certezza.