Più volte, su questo blog e altrove, ho raccontato di come la Provincia Autonoma di Bolzano, con l’appoggio della Provincia di Trento e della Regione Toscana, stia tentando di ottenere il permesso per consentire di sparare ai lupi. Un recente provvedimento della Regione Marche annuncia che un’altra strada è possibile.
Invece dei fucili, tra l’Appennino marchigiano e il Conero, nel 2019 e negli anni successivi verranno utilizzati recinzioni, dissuasori acustici e visivi, cani pastore. E’ una scelta coraggiosa, che interessa anche i Monti Sibillini, protetti da un Parco nazionale, dove gli allevatori e gli agricoltori sono stati duramente colpiti dai terremoti di due anni fa.
Il dirigente del Servizio Politiche Agroalimentari della Regione Marche ha recentemente emanato un decreto (n. 296 dell’8 ottobre 2018) che stanzia tre milioni di euro allo scopo di attenuare il conflitto tra allevatori e lupi.
Secondo i dati ufficiali, nel 2018 sono state accolte 137 domande di indennizzi per danni causati da lupi, per un totale di circa 130.000 euro di contributi. Altre 30 domande, per un totale di circa 50.000 euro, sono in attesa di approvazione. Gli allevatori marchigiani hanno tempo fino al 24 gennaio 2019 per presentare le loro richieste di contributi.
Il nuovo intervento, autorizzato dalla Commissione Europea, prevede che i fondi vengano utilizzati per l’acquisto di recinzioni per il ricovero degli animali, di dissuasori acustici e visivi per allontanare i predatori, e per aiutare gli allevatori a dotarsi di cani-pastore adeguati.
“Il nostro intervento interessa gli allevatori di ovini, caprini, bovini ed equini delle aree montane marchigiane, che hanno la necessità di difendere il proprio bestiame dall’aggressione dei lupi e dei cani randagi” spiega Anna Casini, Assessore all’Agricoltura e Vicepresidente della Regione Marche. “Il fenomeno è cresciuto nel tempo, perché l’incremento degli animali selvatici ha causato anche la crescita dei predatori”.
“Incoraggiamo gli allevatori a realizzare investimenti con le risorse europee per proteggere gli animali al pascolo. Si tratta di una misura preventiva, che aiuterà a ridurre gli indennizzi dei danni causati dai lupi (che vengono pagati con i fondi regionali), e quindi a tutelare un animale protetto”.
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