San Miniato al Monte, Arcetri, Forte Belvedere, Bellosguardo. I colli che si alzano a sud dell’Arno e dal centro di Firenze offrono a chi li percorre in auto, in bici o a piedi degli ambienti suggestivi, dei monumenti importanti e degli splendidi panorami sulla città. Inclusi nel perimetro di Firenze fin da epoche lontane, propongono agli escursionisti delle passeggiate che si svolgono in buona parte su strade asfaltate, ma che consentono di immergersi nello straordinario paesaggio delle colline fiorentine.
Sistemato a partire dal 1861 da Giuseppe Poggi, il Piazzale Michelangiolo è da oltre un secolo e mezzo il punto panoramico più frequentato dai turisti che visitano la città. Poco più in alto, la basilica di San Miniato al Monte è una delle più belle opere romaniche della Toscana, ed emoziona per la purezza della facciata, la solennità dell’interno, l’eleganza dei mosaici, dei bassorilievi e delle terrecotte robbiane. Gli affreschi sono opera di Paolo Uccello, di Spinello Aretino e della scuola del Brunelleschi.
L’osservatorio di Arcetri dove studiò Galileo, il Forte di Belvedere realizzato nel Cinquecento dal Buontalenti, lo straordinario Giardino di Boboli e le aristocratiche ville di Bellosguardo e di Pian de’ Giullari completano il quadro di una delle zone più dense di opere d’arte e panorami dell’intera regione.
Qui più che nelle altre zone descritte in questa guida, il camminare dell’escursionista sfuma nella semplice e tranquilla passeggiata di monumento in monumento e di panorama in panorama, appannaggio di qualunque viaggiatore intelligente e attento. Più che per gli altri itinerari, il tempo indicato per la camminata non comprende le visite ai monumenti.
- Dislivello: 150 metri
- Tempo: 2.30 ore
- Difficoltà: T
- Periodo consigliato: tutto l’anno, ma non nelle giornate più calde
Punto di partenza della passeggiata è Piazza della Signoria (50 m), il cuore di Firenze. Spalle a Palazzo Vecchio si esce dalla piazza per Via Vacchereccia, si piega a sinistra in Via Por Santa Maria e si raggiungono i Lungarni e il Ponte Vecchio.
Traversato il ponte si va a sinistra per Via di Bardi, Piazza Santa Maria Sopr’Arno e il Lungarno Torrigiani, che offre uno splendido colpo d’occhio sugli Uffizi e la torre di Palazzo Vecchio. Lasciato a sinistra il Ponte alle Grazie si prosegue per Lungarno Serristori fino a Piazza Giuseppe Poggi e alla porta San Nicolò (49 m), del 1324.
Si sale a destra a imboccare le Rampe, le scalinate che salgono al Piazzale Michelangiolo (104 m, 0.30 ore), celeberrimo belvedere. Lungo la scalinata che inizia a destra della Palazzina del Caffè si sale ai bastioni del 1530 e alla chiesa quattrocentesca di San Salvatore in Monte. Un androne precede il sagrato di San Miniato al Monte (138 m, 0.15 ore), meravigliosa basilica iniziata nel VIII secolo e sistemata nelle forme attuali a partire dal Mille.
Dopo la visita di San Miniato si torna a San Salvatore e si imbocca Via del Giramonte, che sale con ampio panorama verso la valle di Gamberaia e le sue ville, costeggia il Parco della Rimembranza e raggiunge il Piazzale degli Unganelli, altro belvedere.
Lasciate a destra Villa del Giramonte e Villa Berta, si passa accanto alla Torre degli Unganelli, si continua per Via Torre del Gallo e si continua fino al bivio di Volsamminiato (190 m), dove si va a sinistra. Si costeggia l’Osservatorio di Arcetri, e si raggiunge in breve la piazzetta di Pian dei Giullari (174 m, 0.45 ore), su cui si affaccia la Villa il Gioiello, dove Galileo morì l’8 gennaio 1642.
Tornati a Volsamminiato si scende per Via di Pian dei Giullari. A un bivio si va a destra per Via Viviani, si sbuca su Via San Leonardo fiancheggiata da altre belle ville, e si sbuca sul Viale Galilei, che si attraversa. Si continua su Via San Leonardo, toccando altre ville e raggiungendo la chiesa romanica di San Leonardo in Arcetri, che merita a sua volta una visita.
Traversata la Porta San Giorgio (107 m) si entra nel Forte di Belvedere, costruito tra il 1590 e il 1595, dalle cui mura si ammira l’ennesimo straordinario panorama su Firenze. Da qui un passaggio permette l’accesso (a pagamento) al Giardino di Boboli, splendido giardino all’italiana sistemato a partire dal 1550. Lo si attraversa in discesa fino a sbucare sul piazzale di Palazzo Pitti. Scendendo per Via Guicciardini si torna a Ponte Vecchio e a Piazza della Signoria (1 ora).
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