Uno straordinario monumento della fede attende chi, dal centro e dalla torre medievale di Vallepietra, sale verso la gigantesca parete calcarea della Tagliata, che ricorda a escursionisti e alpinisti le Tre Cime di Lavaredo. Ai piedi della parete verticale, una grotta ospita il Santuario della Santissima Trinità, ornato da un affresco che raffigura la Santissima Trinità in stile bizantino, con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo rappresentati da tre figure maschili uguali e barbute.

Il Santuario viene raggiunto la domenica dopo Pentecoste da una affascinante processione accompagnata dal canto delle “zitelle”, le fanciulle di Vallepietra. Centinaia di fedeli, in quell’occasione, arrivano a piedi, dai paesi della Valle dell’Aniene, della Ciociaria e della Marsica. Sui sentieri che conducono alla Santissima Trinità, tutto l’anno, ricordano la loro devozione croci, tabernacoli e chiesette, spesso decorate da ex-voto lasciati dai fedeli. 

Inizia dal Santuario, e dal vicino valico raggiunto dalla strada asfaltata, uno dei più interessanti itinerari per salire al Monte Autore, la cima più alta della provincia di Roma, che viene normalmente raggiunto con una breve passeggiata da Campo dell’Osso. Sul percorso si tocca anche la vetta del Colle della Tagliata, a picco sulla parete. Sulla muraglia rocciosa che precipita verso il Santuario, Pierluigi Bini e compagni hanno tracciato vie di arrampicata di grande eleganza e difficoltà.  

Dislivello: 550 metri
Tempo: da 3.45 ore a/r
Difficoltà: E

Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre

Da Vallepietra si sale in auto al piazzale di Croce Trinità (1443 m), dove ci si affaccia sulle faggete che scendono al Fosso Fioio. La strada che arriva da Cappadocia, in Abruzzo, è sterrata e in condizioni variabili.
Un viottolo scende al Santuario della SS. Trinità (1350 m, 0.15 ore), dominato dalla parete calcarea. Dopo averlo visitato, si continua accanto alle bancarelle, si oltrepassa una fonte e si ritrova il sentiero (segnavia 685) che scende in un canale, entra nel bosco (1320 m) e inizia a salire. Una diagonale in un querceto, poi delle rampe sassose portano al Passo del Procoio (1589 m, 0.45 ore).
Il sentiero riparte in salita, entra nella faggeta e sale alla Fonte degli Scifi (1687 m), e poi a una croce e a un tavolo da pic-nic. Si piega a destra, e si continua rientrando nella faggeta. Usciti dal bosco si sale alla vetta di Monte Autore (1855 m, 0.45 ore), magnifico belvedere. A nord si apre il Piano di Camposecco.
Si segue il viottolo della via normale, che scende alla sella delle Vedute (1747 m), dove arriva una strada sterrata da Campo dell’Osso. Si piega a sinistra per un panoramico viottolo affiancato da una staccionata. Si torna all’ultima croce, e si scende al Passo del Procoio (0.45 ore).
Si riprende a salire sul sentiero (segnavia 685 e 651) che entra nel bosco, torna al crinale, e continua per prati. Una ripida salita porta alla vetta del Colle della Tagliata (1662 m, 0.45 ore). Il sentiero accanto alla recinzione e ai ripidi prati che scendono verso l’orlo della parete. In basso la cresta piega a sinistra e diventa ripida. Il sentiero la segue, poi scende a destra al piazzale (0.30 ore).