Il Parco che tutela il versante polacco dei Tatra, come quello della confinante Slovacchia, offre agli escursionisti vette eleganti e spesso non banali, foreste percorse dal cervo e dall’orso e decine di suggestivi laghi di montagna.
Il Morkie Oko, “Occhio del mare” in polacco, a 1400 metri di quota, occupa il centro di un severo anfiteatro di vette che comprende il Rysy (2499 metri, è la cima più alta della Polonia), il Miegusowiecki Szcyt e la elegante guglia rocciosa del Mnich, il “Monaco”.
Il percorso che sale dal posteggio di Palenica Bialczanska fino al rifugio del Morskie Oko (https://schroniskomorskieoko.pl) e al lago, nonostante gli 8 chilometri di lunghezza, sale con pendenza moderata ed è quindi il più frequentato del Parco. Se possibile, vale quindi la pena di non seguirlo a luglio o agosto ma in periodi più tranquilli.
Come altri percorsi del versante polacco dei Tatra, l’itinerario viene frequentato dagli escursionisti anche d’inverno, quando l’ultima parte può essere esposta a valanghe che si staccano dai pendii soprastanti. Non ci sono difficoltà di alcun tipo, ma la cautela è d’obbligo.
- Dislivello: 430 m
- Tempo: 4.15 ore a/r
- Difficoltà: T/E in estate, WT1 d’inverno
- Periodo consigliato: tutto l’anno, non nei fine-settimana d’estate
Il posteggio di Palenica Bialczanska (980 m) si raggiunge da Zakopane in auto (18 km, in estate bisogna prenotare il posto sul sito https://ototatry.pl) o con i bus che partono davanti alla stazione. Poco prima si lascia a sinistra il posto di frontiera con la Slovacchia di Lysa Polana. Partono dal posteggio anche i carri trainati da cavalli che salgono verso il Morskie Oko, e che dall’estate 2025 saranno limitati dal Parco.
A piedi si segue la strada asfaltata che sale verso le montagne costeggiando il fiume Bialka che segna il confine tra Polonia e Slovacchia. Il tracciato piega a destra allontanandosi dal fondovalle, e continua a salire a mezza costa nella foresta, con belle aperture panoramiche verso il Gerlach (la cima più alta dei Tatra, in territorio slovacco) e il massiccio del Rysy.
Superato un punto di ristoro si raggiungono un ponte affacciato sulle cascate dedicate al poeta Adam Mickiewicz e un bivio (1125 m, 0.45 ore) da cui un sentiero sale a destra verso la Valle dei Cinque Laghi Dolina Pięciu Stawów in polacco. A sinistra un altro sentiero scende al rifugio di Rozloce.
Si continua quasi in piano fino a un bivio (1175 m) in vista di una biforcazione della valle, e qui si sale a destra, nella valle di Rybiego Potoku, per delle comode scorciatoie selciate.Ritrovata la strada, si raggiungono lo slargo e il rifugio-ristorante di Wlosenica (1320 m, 1 ora), in vista del Miegusowiecki Szczyt e della guglia rocciosa del Mnich.
Un ultimo, panoramico tratto porta al rifugio del Morskie Oko (1420 m, 0.30 ore), da cui un sentiero scende alla riva del lago. Da sud, sinistra per chi guarda, sorveglia la zona il Rysy, che in estate può essere raggiunto per un lungo (4 ore di salita) sentiero a tratti attrezzato con catene.
Il sentiero pianeggiante che compie il periplo del lago richiede 0.45 ore e a causa del pericolo di valanghe è percorribile solamente in estate. La discesa al posteggio lungo la via di salita richiede 2 ore.
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