Tutti gli escursionisti conoscono i sentieri delle Cinque Terre, e molti anche quelli del Monte di Portofino. La Riviera ligure di Levante, però, ha molto altro da offrire a chi ama camminare. Lo dimostra il sentiero che sale dal centro e dalla Baia del Silenzio di Sestri Levante verso il promontorio di Punta Manara, tutelato da una piccola area protetta regionale.

Il promontorio, rivestito da una fitta macchia mediterranea con pino marittimo, leccio, erica e corbezzolo, è frequentato da rapaci come il falco pellegrino e il biancone. Il sentiero che lo raggiunge da Sestri (ma si può partire anche da Riva Trigoso) offre una bella camminata che inizia tra ville e ulivi, e prosegue in ambiente più selvaggio.  

Il percorso, descritto su alcuni siti di itinerari come una passeggiata per tutti, comprende in realtà dei tratti sconnessi e altri che richiedono attenzione e piede sicuro. E’ il caso dei gradini rocciosi nei pressi del bivio di Colla Mandrelli, e soprattutto della ripidissima e sprotetta scalinata finale che porta alla sommità del promontorio.

La camminata è di grande interesse anche se ci si ferma alla sua base, accanto a dei tavoli da picnic e a un fabbricato adibito a bivacco dall’associazione Ekoclub. Nella tarda primavera e in estate, conviene salire verso Punta Manara al mattino, quando gran parte del sentiero è all’ombra.

A fare di Sestri Levante uno dei centri più noti della Riviera di Levante sono stati lo scrittore danese Hans Christian Andersen, l’autore de La Sirenetta, che l’ha definita “Baia delle Favole”, e gli esperimenti di trasmissione effettuati da Guglielmo Marconi sul promontorio. Il centro storico di Sestri merita una visita attenta, nella vicina Riva Trigoso sono degli importanti cantieri navali.

  • Dislivello: 200 m
  • Tempo: 2.30 ore a/r
  • Difficoltà: E (EE la scalinata finale)
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, ma non nelle giornate più calde

Sestri Levante si raggiunge in auto percorrendo la statale Aurelia o la A12 Genova-Rosignano, oppure con i treni della linea Genova- La Spezia. Da Via XXV Aprile, che è la strada principale del borgo, si raggiunge l’arco con cui inizia Vico del Bottone, dove dei cartelli indicano il sentiero per Punta Manara, indicato dai segnavia della FIE (due quadrati rossi) e bianco-rossi del Sentiero Liguria.

Si piega a sinistra per imboccare la Salita Mandrella, che si percorre in salita superando tratti selciati e gradini. Si costeggiano un lungo muro e poi una recinzione metallica, più avanti si costeggiano degli oliveti. Un tratto affiancato da una vecchia staccionata, da cui appaiono Sestri Levante e il Mar Ligure, e un ripido tornante portano alla casa isolata di Mandrelli, e poi al bivio di Colla Mandrelli (113 m).

Qui si lascia a sinistra il sentiero che si seguirà al ritorno, si superano dei gradini rocciosi, e si va a sinistra nel bosco (un cartello indica questo sentiero come variante), per poi raggiungere uno splendido belvedere con panchine. Il sentiero supera altri gradini rocciosi, lascia a sinistra un tracciato per Monte Castello, e prosegue a mezza costa tra pini e cespugli di erica, con brevi saliscendi su terreno a volte sconnesso.

Più avanti si traversa un profondo vallone, si lascia a destra la ripida deviazione per la costa della Ciappa du Lù, poi si sale a un bivio e si scende a destra al bivacco di Punta Manara e a un’ombrosa area da picnic. Una ripidissima scalinata affiancata da una corda traballante (attenzione!) permette di raggiungere la sommità di Punta Manara (139 m, 1 ora), magnifico belvedere sulla costa e sul mare, dove sono i resti di una torre.

Si torna all’ultimo bivio, e qui si va a destra in direzione di Riva Trigoso (segnavia bianco rossi e due tondi rossi). Il sentiero corre quasi in piano a mezza costa, lascia a sinistra un’altra diramazione per il Monte Castello, e raggiunge un bivio (148 m) dove si lascia a destra un percorso per Riva Trigoso. Verso sinistra, salendo nella fitta vegetazione, si raggiunge la chiesetta della Madonna della Neve, del XVIII secolo (184 m, 0.30 ore).

Si riparte sul sentiero che si alza su un crinale, e poi inizia a scendere (segnavia FIE, tre cerchi rossi) nella fitta vegetazione che riveste il versante settentrionale del promontorio. Dopo aver aggirato la profonda Valle Ravino, un tratto in piano riporta al bivio di Colla Mandrelli. Sul percorso dell’andata si torna a Sestri Levante (1 ora).