I laghi di Cornino e Rascino (nella foto), ai piedi delle vette e dei boschi del Monte Nuria, sono le mete più note delle montagne del Cicolano, sul confine tra il Lazio e l’Abruzzo. D’inverno, quando le stradeche conducono all’altopiano di Rascino sono chiuse, l’itinerario migliore per raggiungere i due bacini inizia da Sella di Corno e scavalca la Forcella di Rascino.
La quota modesta consiglia di seguire questo itinerario con le ciaspole quando innevamento è abbondante. Se invece la neve è ghiacciata, conviene scendere verso il Lago di Cornino per l’itinerario descritto al ritorno. In estate le escursioni nella zona sono facili.
- Dislivello: 440 m
- Tempo: 4 ore a/r
- Difficoltà: WT1 (escursione invernale facile)
- Periodo consigliato: da dicembre a marzo
L’abitato di Sella di Corno (970 m) si raggiunge da Antrodoco, da Scoppito o dal casello de L’Aquila ovest della A24. Si posteggia nel paese, o in uno slargo a sud della statale, accanto a un grande fontanile.
A piedi si segue la strada sterrata che inizia dal fontanile, supera un passaggio a livello della ferrovia L’Aquila-Terni, costeggia per un tratto i binari e poi piega verso la montagna. Oltrepassati dei recinti per il bestiame si inizia a salire nella Valle di Cappelletto. In questo tratto, con buon innevamento, conviene calzare le ciaspole.
Più in alto il tracciato tocca un fontanile (1136 m), raggiunge un pianoro, sale a destra con due tornanti e traversa a mezza costa fino alla Forcella di Rascino (1348 m, 1.30 ore). D’inverno, con neve abbondante, si può salire direttamente dal pianoro alla Forcella dove la strada sterrata entra nel Lazio e si affaccia dall’alto sul Lago di Rascino.
Una discesa a mezza costa in vista delle vette del Monte Nuria porta a un bivio indicato da vecchi cartelli (1324 m). Qui si va a destra fino a un crinale da cui appaiono il Piano e il Lago di Cornino, affiancato da una pineta di rimboschimento. Una breve discesa ripida (attenzione con neve ghiacciata!) porta alla riva del bacino (1261 m, 0.45 ore).
Si riparte verso sud-ovest, si sale per una stradina a mezza costa e si raggiunge un vallone circondato dal bosco. Piegando a sinistra si ritrova la strada lasciata all’andata, che riporta al bivio 1324 m. Sullo stesso itinerario si torna al punto di partenza (1.45 ore).
Stefano Ardito Escursioni invernali nell’Appennino Centrale, Idea Montagna 2021
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