In spettacolare posizione a picco sulle Gole del Salinello, i ruderi di Castel Manfrino (nella foto) sono uno dei monumenti più sorprendenti del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, e sono stati interessati, negli ultimi decenni, da varie campagne di restauro e di scavo.
Costruito nel 1258 sotto re Manfredi di Svevia (da cui il nome) sui resti di un fortilizio longobardo, il Castrum Maccla, Castel Manfrino è stato ristrutturato dagli Angioini e abbandonato nel Cinquecento. Il promontorio su cui sorge il castello è un magnifico belvedere sulla Montagna di Campli e sulla Montagna dei Fiori, tra le quali si aprono le Gole.
I ruderi, in cattive condizioni, sorgono su un aereo crinale e si raggiungono grazie a una passerella metallica. Non ci sono difficoltà, ma i bambini vanno tenuti sotto stretto controllo. Peccato che, alla conclusione dei lavori di restauro, una parte delle impalcature non sia stata rimossa, e sia ancora lì a “decorare” un luogo di straordinaria suggestione.
- Dislivello: 80 m
- Tempo: 1 ora a/r
- Difficoltà: T
- Periodo consigliato: tutto l’anno, tranne che con la neve
La passeggiata verso Castel Manfrino inizia dal posteggio di Macchia da Sole, piccolo centro che si raggiunge dal bivio di Garrufo sulla statale 81, da Valle Castellana attraverso il Valico della Cona, o ancora da Ascoli Piceno per San Vito e il valico della Croce di Corano (l’ultimo tratto di questa strada è sterrato, e a volte in cattive condizioni).
Si posteggia nel centro del paese (930 m) di fronte a un bar-ristorante aperto solo in estate. Ci si incammina a destra dell’edificio, per una strada indicata da cartelli che raggiunge degli edifici diroccati e lascia il posto a un ben visibile sentiero a mezza costa, indicato dai segnavia bianco-rossi 411.
A un primo bivio si lascia a destra un sentiero ingombro di vegetazione, e si continua aggirando un crinale e affacciandosi su Castel Manfrino, la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli. A un secondo bivio si continua sul sentiero principale, perché quello di destra al momento del mio ultimo sopralluogo (dicembre 2024) era ingombro di vegetazione.
Il sentiero supera una breve rampa ripida, oltrepassa un tratto aereo protetto da una staccionata, e raggiunge la Sella di Castel Manfrino (945 m), dove arriva dal versante opposto il sentiero che traversa le Gole del Salinello.
Si va a destra, si supera un tavolo da picnic, e si continua prima a sinistra e poi a destra del crinale, in vista degli imponenti ruderi del castello. Una elementare rampa rocciosa e una passerella metallica permettono di raggiungere Castel Manfrino (963 m). Si torna per lo stesso itinerario, in tutto si cammina per un’ora.
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