Una lunga dorsale calcarea separa la città di Prato (e la conca che ospita la non lontana Pistoia) dalla valle percorsa dall’Autostrada del Sole. La Calvana, che al contrario dei massicci vicini è formata da rocce calcaree, ha un aspetto bonario se osservata da lontano.

Chi ne affronta i sentieri, però, scopre che le distanze spesso notevoli e il terreno sassoso ne fanno una meta rispettabile anche per camminatori allenati. Nelle calde giornate d’estate, il versante meridionale della montagna si trasforma in una fornace, e può essere affrontato solo all’alba o al tramonto.

Nonostante la quota modesta (il Monte Maggiore raggiunge i 916 metri, il Monte Cantagrilli gli 818), le vette più elevate della dorsale sono degli straordinari belvedere. Dalle creste, nelle giornate serene, appaiono il Corno alle Scale e l’Appennino, le Panie, Pistoia, l’Autostrada del Sole, il Monte Morello e Firenze. A sud si vedono il Montalbano e i monti del Chianti. Ottimo il colpo d’occhio su Prato (nella foto, dalla Croce della Retaia).

Le tracce dell’uomo includono muri a secco e casali, ma anche le splendide ville di Filettole, che si affacciano dall’alto su Prato, e poco hanno da invidiare a quelle di Fiesole. Come altre montagne vicine alla pianura, la Calvana ha visto duri scontri tra i reparti partigiani della zona e le truppe tedesche e di Salò. Accanto alle case in rovina di Valibona, un memoriale ricorda la morte di tre partigiani il 3 gennaio 1944. Per visitarlo occorre richiedere le chiavi al Comune di Calenzano.

Grazie agli escursionisti di Prato, e alla locale sezione del CAI, la Calvana è percorsa da un’ottima rete di sentieri segnati. Si aggiunge a questi percorsi il Sentiero della Pace, che traversa il versante di Calenzano e sale fino a Valibona. Tutela la zona un’ANPIL (Area Naturale Protetta d’Interesse Locale) che si estende su 4.500 ettari di cinque Comuni, e dove però è permessa la caccia. Un’altra piaga che andrebbe eliminata è quella delle moto da cross.

  • Dislivello: 620 m
  • Tempo: 4.15 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, non nelle giornate più calde

Da Calenzano e dall’omonimo casello della A1 si segue la strada per Barberino di Mugello e il Passo della Futa. Si devia a sinistra per Carraia, dalla piazza della chiesa si raggiunge il cimitero e si sale per una strada asfaltata. Poco prima (250 m) delle case di Torri si incontrano un divieto di transito e una piazzola per posteggiare.

Si continua sulla strada e, subito prima delle case si imbocca a destra un viottolo indicato dai segnavia del Sentiero della Pace. Si scende a traversare un ruscello, e si continua salendo dolcemente a mezza costa, in vista del Monte Morello e dell’Autostrada del Sole, fino alle case di Vezzano (311 m, 0.30 ore).

Si continua a salire per un tratturo dal fondo roccioso, che passa sotto a delle linee elettriche e poi traversa verso destra. Entrati nel bosco, si continua a mezza costa in vista del Monte Maggiore, si tocca un pozzo, ci si tiene a sinistra a un bivio e si sale a Valibona (602 m, 1 ora). Oltre il borgo in rovina sono il Memoriale con foresteria e un giardino botanico. Pochi passi in salita portano al monumento ai Partigiani.

Una strada sterrata porta alla sella del Crocicchio (617 m), sul crinale della Calvana. Si va a sinistra (segnavia 20) per una strada sterrata e poi per un sentiero, che si alza con panorami via via più vasti fino al Monte Cantagrilli (818 m, 0.45 ore), belvedere sull’Appennino.

Si scende a una larghissima sella (760 m), si risale lasciando a destra il Poggio Cocolla, si scende nuovamente e si risale alla vetta della Retaia (768 m), con modesti affioramenti rocciosi. Poco oltre è la Croce della Retaia (740 m, 1 ora), magnifico belvedere su Prato.

Si continua a scendere sul sentiero di crinale, che supera un tratto scomodo e porta alla Pozza della Retaia (588 m, cartelli). Qui si piega a sinistra per un sentiero (segnavia 2 e 28) che scende nel bosco fino a una strada sterrata. Il percorso segnato la segue brevemente in salita a sinistra, poi riprende a traversare in leggera discesa, con percorso lungo e solitario. Raggiunta in discesa una strada sterrata la si segue risalendo a Torri (287 m) e raggiungendo il punto di partenza (1 ora).

Dalla prima strada, è più interessante superare un cancello sulla destra, piegare a sinistra tra le case sparse di Cavagliano (479 m, sono utilizzate da pastori, attenzione ai cani!), e continuare sulla sterrata toccando la chiesetta in rovina di San Biagio. Occorre lo stesso tempo. 

Stefano Ardito I 50 sentieri più belli della Toscana (Iter, 2017)