Tra Gualdo Tadino e Fabriano, sul confine tra l’Umbria e le Marche, l’Appennino alterna valli rivestite da fitti boschi a vette dalle quote modeste ma che offrono panorami che raggiungono il Monte Catria e i Sibillini. In uno di questi solchi, la Valleremita, sorge dall’alto Medioevo un piccolo convento di grande suggestione.

Non sappiamo se qualche eremita si fosse insediato nella zona già prima. E’ certo invece che nel 787 il cenobio di “Santa Maria di Valle Saxa” fu donato a una comunità di monache benedettine da un feudatario locale. Poi la storia diventa più confusa. Prima del Mille il monastero viene abbandonato e le suore si trasferiscono a Fabriano. Nel 1209 nella zona transita San Francesco.

L’abbandono dura fino al Trecento, poi nel 1405 il complesso passa ai Frati Minori Osservanti, e nei decenni successivi ospita vari personaggi importanti della Chiesa. Nei documenti figura come Santa Maria di Valdisasso. Nel 1873, dopo l’Unità d’Italia e le leggi che colpiscono gli ordini religiosi, il monastero viene trasformato in fattoria. Dopo il restauro del 1865, però, vi si insedia nuovamente un nucleo di monaci. 

La passeggiata, breve e alla portata di tutti gli escursionisti, può essere proseguita verso i prati del Monte Rogedano e i 1155 metri del Monte Puro, che offre un vasto panorama. La valle, esposta a nord, d’inverno è fredda, e anche l’Eremo viene raggiunto solo brevemente dal sole. In primavera e in estate, per lo stesso motivo, la zona è fresca nonostante la quota modesta.

  • Dislivello: 220 m
  • Tempo: da 1.15 a 1.30 ore a/r
  • Difficoltà: T
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, salvo innevamento eccezionale

La salita all’Eremo di Valdisasso inizia dal borgo di Valleremita (453 m), a pochi chilometri da Fabriano, dove funziona dalla primavera all’autunno l’Aula Verde, un attivo centro di educazione ambientale.

A piedi si prosegue sulla strada sterrata, e a un evidente bivio con cartelli la si lascia per salire a destra lungo un sentiero nel bosco. Dove il terreno diventa più ripido, dei tornanti ben tracciati portano all’Eremo (658 m, 0.45 ore).  

L’interno può essere visitato facendosi accompagnare dai religiosi. Nella chiesa, che ha dei severi muri di pietra, campeggia una copia di buona fattura di un polittico di Gentile da Fabriano, dipinto all’inizio del Quattrocento e raffigurante L’incoronazione della Vergine tra i Santi Girolamo, Francesco e Antonio da Padova e Maria Maddalena. L’originale, dall’Ottocento, è esposto nella Pinacoteca milanese di Brera.

Dal complesso sacro inizia un sentiero che sale verso i prati del Monte Rogedano e il Monte Puro (1155 m, 2.30 ore a/r in più). La discesa a Valleremita richiede circa 0.30 ore, e qualche minuto in più se si compie un anello scendendo lungo la strada sterrata.