L’atmosfera da film western del canyon dello Scoppaturo prosegue tra il Monte Prena e il Camicia, dove il roccioso Vallone della Fornaca (nella foto) ospita una sorgente e delle spettacolari erosioni. Sul dosso che divide il solco in due rami, nel 1972, l’associazione romana URRI ha installato il bivacco Lubrano, che è stato distrutto da una bufera di vento trent’anni dopo. L’installazione al suo posto di un altro bivacco intitolato a Piergiorgio Desiati, annunciata da molti anni dall’associazione Corridori del cielo, non è stata ancora realizzata. 

La spettacolare passeggiata fino al bivacco può essere proseguita, in un solitario vallone erboso, verso la sella 1970 m e la panoramica vetta delle Veticole. La lunghezza dell’itinerario varia a seconda del punto di partenza. I segnavia 255 non esistono, alcune mappe in commercio fanno confusione sui toponimi, ma il sentiero è evidente e logico, e gli ometti di pietre sono sufficienti per orientarsi.

  • Dislivello: 280 m
  • Tempo: 2.30 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre

L’itinerario inizia da una piazzola (1577 m) accanto alla strada che traversa Campo Imperatore, accanto alla quale un tabellone ricorda Continuavano a chiamarlo Trinità e i suoi protagonisti Terence Hill e Bud Spencer. Siamo a 4 km dal bivio del Lago Racollo e a 3 da quello per Fonte Vetica, si può arrivare da Fonte Cerreto, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte e Rigopiano. Nei pressi della piazzola sono altri posteggi.

Si segue a piedi la carrareccia che inizia alle spalle del tabellone, ed è indicata da paletti metallici, ometti e dai segnavia 250. Dove la valle piega a destra e si allarga, si passa davanti a una roccia dove una padella ricorda una celebre scena del film.

Si continua per un sentiero evidente e ben segnato, che costeggia il greto in direzione dei monti Prena e Camicia. Alla fine, superato un gradino, si raggiungono una strada sterrata, una svolta a destra e un cartello del Parco (1716 m, 0.45 ore). Auto robuste possono arrivare fin qui lungo la dissestata strada sterrata che inizia da una curva 1,5 km a ovest delle macellerie e del bivio di Fonte Vetica.

Lasciata la strada sterrata, si sale accanto al largo crinale che chiude la Fornaca fino a un ometto di pietre, raggiunto anche da un poco visibile sentiero che inizia più avanti dalla strada. Qui inizia un evidente sentiero che scende in una zona rocciosa, risale e prosegue con magnifico colpo d’occhio sul sottostante vallone e sul Prena.

Da un terrazzo erboso (attenzione!) bisogna salire a un altro ometto, poi il sentierino continua con evidente percorso a mezza costa, e scende alla confluenza (1745 m) tra i due rami del vallone, ai piedi di belle erosioni. Dei piccoli, ometti, a sinistra, segnalano il sentierino (invisibile all’inizio, poi evidente) che sale alla sella 1970 m e alle Veticole.

Per raggiungere il bivacco si sale a destra, si traversa un ruscello accanto a un ometto e si supera una elementare scarpata accanto a un vecchio tubo per l’acqua. Il sentiero va a destra fino a una conca erbosa, poi sale a sinistra a una selletta e a un cocuzzolo che ospitava l’asta della bandiera del bivacco. Il basamento dell’edificio (1800 m, 0.30 ore) è poco più in basso, tra i mughi, su un idilliaco crinale erboso. Qui dovrebbe essere installato il bivacco Desiati.

Il sentiero che prosegue verso le Veticole, e che dal bivacco si vede, può essere raggiunto scendendo per una ripida traccia dalla selletta che precede il bivacco. Il ritorno per lo stesso itinerario richiede 0.30 ore fino alla curva 1716 m e 0.45 ore da qui al posteggio.