Il Monte Elmo, sul confine tra l’Alto Adige e il Tirolo austriaco, è la vetta più occidentale delle Alpi Carniche, che da qui si distendono in direzione del Friuli e di Tarvisio. La posizione isolata fa della cima, che raggiunge i 2434 metri di quota, un celebre e straordinario belvedere verso le Dolomiti e in direzione degli Alti Tauri, dove spiccano i ghiacciai e le cime del Gross Venediger e del Gross Glockner.

Le funivie che salgono in quota da Sesto e Versciaco (la seconda parte dalla stazione ferroviaria) rendono la camminata particolarmente comoda. Anche se il panorama è magnifico, l’ambiente è segnato dagli impianti di risalita, dalle strade e dai vecchi impianti militari sulla cima.

La prosecuzione verso la Sillianer Hütte (nella foto), un accogliente rifugio del Club Alpino Austriaco, permette di inoltrarsi in un ambiente più integro. Un ultimo sforzo conduce alla panoramicissima cima del Monte Arnese (Hornischegg, 2558 metri). L’itinerario coincide con la prima tappa della Traversata Carnica, un magnifico trek che raggiunge Tarvisio.

  • Dislivello: 500 metri
  • Tempo: 4 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da giugno ai primi di ottobre

Da Sesto (Sexten) si sale con la nuova cabinovia HelmJet. Accanto all’arrivo dell’impianto (2041 m) sono il ristorante Monte Elmo, la partenza di varie belle piste da sci e il nuovo museo di Reinhold Messner, che aprirà nel settembre del 2024 nella stazione della vecchia funivia.  Da Versciaco di Sopra (Obervierschach) si raggiunge lo stesso punto con la cabinovia che parte accanto alla stazione ferroviaria. 

A piedi si segue la strada sterrata, indicata dai segnavia 4 e 20, che si dirige a est a mezza costa, ai piedi di altre piste da sci e dei pendii dello Hasenkopfl. Dopo aver aggirato un crinale si raggiunge il rifugio Gallo Cedrone (Hahnspiel Hütte, 2150 m), che permette un’altra sosta panoramica.

Si continua sulla strada che traversa dei ripidi pendii, traversa un ampio vallone e raggiunge un crinale e un bivio (2274 m, 0.45 ore). Qui si piega a sinistra, e si sale per un sentiero indicato dai segnavia 4A, che sale con una lunga serie di tornanti fino alla vetta del Monte Elmo (2434 m, 0.30 ore), dov’è un vecchio edifico militare che da anni dovrebbe essere trasformato in un rifugio. Verso nord appaiono le vette e i ghiacciai degli Alti Tauri.

In discesa si segue la strada sterrata che si abbassa sulla cresta di confine e poi la lascia con un tornante (2375 m). Da qui un comodo sentiero (segnavia 4) permette di aggirare il versante meridionale del Fullhorn e di raggiungere la Leckfeld Sattel, dove arriva una carrareccia. Un breve tratto ripido porta alla Sillianer Hütte (2447 m, 0.45 ore). Il rifugio, di proprietà dell’ÖAV, il Club Alpino Austriaco, è circondato dai pascoli e offre un altro magnifico panorama sulle Dolomiti e le Alpi.

Si riparte per una ripida rampa, si passa accanto a una casermetta in rovina e si si torna in cresta ai piedi del Tovo Alto (Hochgrüben). Si scende alla Obermandlsattel (2470 m), si risale per pochi metri, e si piega a destra per un sentiero che sale a mezza costa, traversa una zona rocciosa e raggiunge la croce di vetta del Monte Arnese (Hornischegg, 2558 m, 0.30 ore), altro magnifico belvedere.

In discesa si torna alla Sillianer Hütte e al tornante (2375 m) ai piedi del Monte Elmo. Si continua sulla strada sterrata, monotona ma panoramica, che riporta al bivio 2274 m, al rifugio Gallo Cedrone e all’arrivo degli impianti (1.30 ore).