Il Giro del Monte Bianco, Tour du Mont-Blanc in francese, è uno dei trekking più belli e frequentati delle Alpi, attraversa in successione i versanti francese, italiano e svizzero del massiccio, e richiede a chi lo segue interamente dai 10 ai 12 giorni di cammino. In tutti e tre i Paesi, il “grande anello” intorno al gigante delle Alpi dà lo spunto per decine di splendide escursioni in giornata.

Uno dei percorsi più belli nel versante francese collega il posteggio di Tré-le-Champ la stazione ferroviaria di Montroc-Le Planet, sulla linea che unisce Chamonix a Martigny, con il Lac Blanc, un solitario bacino quota che offre un meraviglioso panorama sull’intero versante settentrionale del Monte Bianco. Oltre alla cima più alta appaiono le Aiguilles de Chamonix, le Grandes Jorasses e l’Aiguille Verte, affiancata dal Dru.

Il percorso si svolge ai piedi delle granitiche Aiguilles Rouges, protette fin dal 1974 da una Riserva naturale estesa su 3279 ettari e popolata da stambecchi e marmotte. La salita, abbastanza lunga, non presenta difficoltà, e anche i passaggi attrezzati dell’Aiguillette d’Argentière sono facili e non esposti. Ai contemplativi e agli appassionati di fotografia consigliamo di passare una notte nel comodo Refuge du Lac-Blanc, che permette di ammirare il tramonto e l’alba di fronte a una straordinaria visione del Monte Bianco.

  • Dislivello: 1000 m in salita, 490 in discesa
  • Tempo: 4 ore
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da fine giugno a fine settembre

Dal centro di Chamonix si può arrivare in treno alla stazione di Montroc-Le-Planet (1354 m). Da qui il sentiero costeggia la ferrovia fino a un tunnel. Questo passaggio, negli inverni più nevosi, diventa a volte l’unica via di comunicazione pedonale tra Vallorcine e la valle di Chamonix.

Oltrepassata la ferrovia si sale a zigzag nel bosco, si esce allo scoperto, poi si piega a destra fino a Tré-le-Champ e al suo posteggio (1417 m, 0.15 ore). Traversata la strada che sale al Col des Montets si inizia a salire per un sentiero panoramico, che traversa il piccolo Plan de la Grange e poi entra a mezza costa nel bosco. I panorami sul Monte Bianco sono ampi fin dall’inizio.

A un bivio (1715 m) si lascia a sinistra un sentiero che scende ad Argentière, e si sale ripidamente verso destra fino alla base della falesia granitica dell’Aiguillette d’Argentière, frequentata dagli arrampicatori. Il sentiero la costeggia, passa a poca distanza dalla vera e propria Aiguillette (1893 m), poi entra in un largo camino attrezzato con scalette metalliche, corrimano e gradini. Nonostante l’aspetto arcigno, si tratta di un passaggio elementare. Più in alto si piega a sinistra, si superano altri passaggi attrezzati e si sale direttamente a un bivio (2145 m, 1.45 ore).

Qui si lascia a sinistra il sentiero che porta direttamente alla Flégère passando per gli Chéserys e si continua seguendo le indicazioni per il Lac Blanc. A un secondo bivio (2220 m, 0.15 ore) si lascia a destra il sentiero della Remuaz per il Col des Montets e si continua accanto a una cresta erbosa con bellissimi panorami sulle Aiguilles Rouges, nelle quali spicca la monolitica Aiguille de la Perséverance. Verso destra, a tratti, appaiono i tre laghi degli Chéserys.

Si passa accanto all’ultimo lago, si supera una scaletta metallica, si piega a sinistra traversando una conca (neve fino a stagione avanzata) e si raggiunge il Lac Blanc (2352 m, 0.45 ore), prima del quale è l’omonimo rifugio.

Si riparte su un ampio sentiero segnato che traversa i lastroni rocciosi a sud del lago, e lascia a destra un percorso per l’arrivo della cabinovia dell’Index e poi a sinistra un altro sentiero per gli Chéserys. Dopo un tratto a mezza costa, una scomoda discesa diretta porta alle piste da sci e alla stazione superiore della funivia della Flégère (1877 m, 1 ora) alla quale è annesso un albergo. Con l’impianto si scende a Les Praz (1060 m), nella valle di Chamonix. Per tornare al punto di partenza si possono utilizzare i bus di linea o il treno.