“Da qualunque parte lo si contempli ha sempre un aspetto imponente. Non è mai volgare. Senza rivali nelle Alpi, non ne ha che un numero assai esiguo nel mondo intero”. Con queste parole descriveva il Cervino, Matterhorn in tedesco e in inglese, l’alpinista inglese Edward Whymper, che ne tentò più volte la salita dal versante italiano, per raggiungere per primo la vetta, nel 1865, dal versante di Zermatt. Seguì una terribile tragedia, con la morte di quattro dei sette protagonisti dell’impresa.

Insieme alle Tre Cime di Lavaredo e all’Everest, il Cervino è il simbolo dell’alpinismo. Tra l’Otto e il Novecento, è stata la sua fama a fare della Valtournenche una meta frequentata. Una delle escursioni più classiche nella conca di Cervinia conduce ai 2850 metri del rifugio Duca degli Abruzzi, uno storico punto di appoggio tra i pascoli dell’Oriondé (o Lo Riondé), ai piedi Testa del Leone, e all’inizio della via normale italiana del Cervino.

Il rifugio ricorda il Duca degli Abruzzi (Luigi Amedeo di Savoia) protagonista di importanti ascensioni alpine e delle spedizioni al Sant’Elia, al Ruwenzori, verso il Polo Nord e al Karakorum, dove tentò il K2. L’itinerario inizia da Plan Maison, che si raggiunge in funivia, e si avvicina alla “Gran Becca” attraverso le morene dei ghiacciai del Cervino e di Furggen. La prima parte si svolge tra piste e impianti, poi l’ambiente diventa integro. Prima di  scendere a valle, per una monotona e panoramica strada sterrata, vale la pena di salire alla commovente Croce Carrel.

  • Dislivello: 570 m in salita, 1120 m in discesa
  • Tempo: 4.15 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da luglio a settembre

Da Cervinia si sale in funivia al Plan Maison (2548 m). Prima dell’escursione si può compiere una puntata panoramica con la funivia fino ai 3400 metri del Plateau Rosà, sulla cresta di confine tra l’Italia e la Svizzera, dov’è il rifugio Guide del Cervino, o addirittura fino al Klein Matterhorn, che si raggiunge con un carissimo impianto in territorio elvetico.

Dall’arrivo della funivia a Plan Maison ci si dirige verso nord per una strada sterrata, indicata dai segnavia gialli numero 32 e da quelli dell’Alta Via numero Tre. Si lascia a sinistra la strada che scende all’albergo di Plan Maison e a destra quella che sale accanto a una seggiovia. Gli abbondanti segnavia aiutano a trovare il percorso giusto.

La strada traversa il vallone dove scorre il torrente La Vieille, poi prosegue in direzione del Cervino sui pascoli di Plan Torrette. Dove la strada inizia a salire il percorso segnato la lascia, per aggirare un crinale di erba e rocce. Dopo essere sbucati su una nuova strada sterrata la si segue in salita, entrando in un vallone verso il quale scendono i piccoli ghiacciai del Cervino e di Furggen.

La strada tocca l’arrivo un impianto di risalita (2600 m, 0.45 ore), poi continua in salita tra grossi massi, e piega a destra in direzione dell’arrivo di un altro skilift. Qui finalmente la strada e gli impianti di risalita finiscono. Si continua sul sentiero (ancora segnavia 32) che si alza verso sinistra, aggira una prima morena e traversa su una passerella il torrente che scende dal ghiacciaio di Furggen.

Raggiunta una successiva morena, la si risale sul crinale in direzione delle rocce del Cervino. Poi il sentiero riprende a traversare a sinistra in direzione del rifugio, supera i due torrenti che scendono dal ghiacciaio del Cervino, passa accanto a un laghetto e raggiunge il rifugio Duca degli Abruzzi (2802 m, 1.15 ore).

Vale la pena di continuare a salire sull’evidente sentiero che prosegue a monte del rifugio zigzaga tra massi e salti rocciosi e conduce alla Croce Carrel (2920 m, 0.45 ore a/r), all’inizio della via normale italiana del Cervino. La croce ricorda la guida Jean-Antoine Carrel, qui morta nel 1891 dopo la sua ennesima salita alla cima. 

In discesa si segue il sentiero (segnavia 13) che taglia i primi tornanti della strada sterrata che sale da Cervinia. Raggiunta la stalla di Mont de l’Eura (2548 m) si continua sulla strada che taglia un ripido pendio, traversa un ponte e costeggia delle rocce. Altre svolte tra i pascoli conducono alla Cappella degli Alpini e poi a Cervinia (2003 m, 1.30 ore).

Stefano Ardito, Cesare Re I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta, Iter 2016

Stefano Ardito I rifugi della Valle d’Aosta, Iter 2021