Affacciato sul litorale tra Porto San Giorgio e Pedaso, il Bosco del Cugnolo offre il piacevole incontro con uno dei pochi lembi di macchia mediterranea sopravvissuti sul litorale piceno. Esteso su circa nove ettari e tutelato come Area Floristica Protetta, il Bosco include alcune querce secolari.

Pulito, segnalato e dove occorre attrezzato con staccionate, passerelle e un’area da pic nic grazie alla collaborazione tra il Comune di Fermo e la locale sezione del CAI, il sentiero ad anello che percorre il bosco offre una successione di interessanti spunti naturalistici, cui si affiancano ampi panorami sul mare.

Merita un’occhiata anche la Grotta degli Amanti, una piccola cavità in una parete di conglomerato, e che è legata secondo la tradizione alla fuga di due giovani della zona all’inizio del Novecento. Antonio, soldato durante la Guerra di Libia del 1911-’12, quando tornò a casa disertò, e si nascose nella grotta con la fidanzata Laurina.  

I pescatori, al corrente della fuga, rifornirono i due di cibo, soprattutto pane e sarde. Quando, dopo una settimana, i due seppero di essere vicini alla cattura scelsero di morire insieme, e si gettarono da una rupe. Laurina morì sul colpo, Antonio qualche giorno dopo.

All’inizio o alla fine della breve passeggiata, merita una visita il borgo di Torre di Palme (nella foto), uno dei più suggestivi del litorale marchigiano. Le case, il Palazzo Municipale e le quattro chiese offrono un quadro di grande suggestione.

Nella chiesa di Sant’Agostino è un polittico di Vittore Crivelli, un pittore veneziano del Rinascimento che ha lasciato molte opere nelle Marche, e in particolare nel Fermano. Da vedere anche la chiesa di Santa Maria del Mare. Dal belvedere lo sguardo spazia sull’Adriatico, su Porto San Giorgio e sul Conero che chiude l’orizzonte a settentrione.   

  • Dislivello: 70 m
  • Tempo: 1.30 ore a/r
  • Difficoltà: T
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, non nelle ore più calde

Da Porto San Giorgio o Pedaso si segue la statale Adriatica fino al bivio da cui si sale a Torre di Palme (102 m). Dal posteggio si entra nel borgo toccando il Palazzo Municipale, la parrocchiale di Sant’Agostino e la chiesa medievale di Santa Maria del Mare. Il belvedere offre uno splendido colpo d’occhio sulla costa.

Tornati all’ingresso del borgo si torna all’ultimo bivio della strada di accesso, e si sale a sinistra sulla strada per Monterubbiano e Lapedona. Pochi metri più avanti si piega nuovamente a sinistra per una stradina asfaltata indicata dal primo cartello del Sentiero Natura del Bosco del Cugnolo.

Una discesa porta a un ponte, oltre il quale si lascia l’asfalto per imboccare a sinistra l’evidente sentiero. Lasciata a destra una costruzione in cemento e superata una staccionata ci si addentra in leggera discesa tra le querce del Bosco del Cugnolo, con belle aperture panoramiche verso Torre di Palme e l’Adriatico. 

Il sentiero lascia a sinistra una deviazione per il Fosso Cupo, supera un primo ponticello, tocca un’area da pic nic e raggiunge un secondo ponte  (56 m) sul quale si supera il Fosso del Cugnolo, che si stringe più in basso in una forra.

Una gradinata porta a una strada sterrata nei pressi della Villa degli Aranci. Si va a destra facendo attenzione ai cartelli, e si imbocca il ripido sentiero, facilitato da gradini scavati nella terra e da una corda, che conduce alla stretta Grotta degli Amanti (65 m, 0.45 ore).

Tornati alla strada sterrata la si segue in salita verso destra, si piega a destra a un bivio costeggiando una parete di conglomerato, e si sale decisamente fino a uscire dal bosco nei pressi di un ennesimo bivio. Si segue una strada sterrata in salita (cartello), fino a una casa ristrutturata e circondata da ulivi, e poi a una strada (120 m) dalla quale lo sguardo spazia verso le colline e il mare.

La si segue verso destra, poi si piega a destra per una stradina in discesa (Via Valle) che riporta all’inizio del sentiero e al ponte sul Fosso Cupo. In breve si torna a Torre di Palme (0.45 ore).