Un grande terrazzo di pascoli, inframezzati da lastroni rocciosi e frequentati dagli stambecchi, offre da sempre agli escursionisti una delle mete più suggestive e più amate della Valle di Cogne. I pascoli e i casolari del Money, che si raggiungono da Valnontey, si distendono ai piedi della Torre del Gran San Pietro e delle cime vicine, e permettono di affacciarsi verso il Gran Paradiso, l’Herbetet, la Grivola e altre vette imponenti.

I casolari del Money, uno dei quali è stato ristrutturato dai Salesiani di Cogne e dedicato all’alpinista Luciano Gratton, offrono una sosta piacevole e allietata per tutta l’estate da ruscelli. E’ fondamentale ricordare che il sentiero che si percorre in salita, anche se facile, comprende dei tratti esposti, e richiede sicurezza di piede e calzature adatte.   

Consiglio di non scendere per l’itinerario di salita, ma di proseguire lungo l’anello descritto. In questo caso, però, è importante informarsi prima di partire sulle condizioni dell’ultimo ponte, che scavalca l’impetuoso emissario del ghiacciaio della Tribolazione, e che viene spesso danneggiato dalla forza del torrente. La prosecuzione dai casolari verso il bivacco di Money è faticosa (occorrono 2.30 ore in più a/r), e si conclude con un breve passaggio di arrampicata che richiede attenzione.

In tanta bellezza c’è anche una nota triste. Le imponenti seraccate con cui il Ghiacciaio della Tribolazione – il più esteso del Gran Paradiso – scendeva verso la Valnontey stanno rapidamente scomparendo. Confrontare una foto scattata oggi dal Money con un’immagine di qualche decennio fa dimostra con quanta rapidità le Alpi si stanno trasformando.

  • Dislivello: 730 m
  • Tempo: 4.45 ore a/r
  • Difficoltà E/EE
  • Periodo consigliato: da giugno a ottobre

Da Cogne si segue la strada che costeggia il Prato di Sant’Orso, entra nel bosco e sale al posteggio di Valnontey (1666 m). E’ anche possibile utilizzare i bus di linea.

Si continua a piedi sulla strada che costeggia le case, diventa sterrata e tocca dei campeggi. Più avanti si lasciano a destra due ponti, si sale tra i larici e a sinistra un sentiero (segnavia 19) per Pian Torretta. Si continua (segnavia 23) in una zona di grossi massi, si lascia a destra la strada e si ritrova la vecchia mulattiera. Superata una baita addossata a un enorme masso si traversano altre radure e si raggiungono le baite di Valmiana (1729 m, 0.30 ore).

Si continua sulla mulattiera che traversa una pietraia, oltrepassa una zona segnata dall’erosione e porta al bivio (1750 m) dove si stacca a sinistra il sentiero per il Money. Lo si segue (segnavia 20) salendo a strette svolte, prima su terreno spoglio e poi in un rado bosco di larici, in vista del ghiacciaio della Tribolazione e del Gran Paradiso.

Raggiunta la base di una fascia di rocce la si costeggia verso destra, e poi la si supera (2050 m circa) grazie a una comoda ma esposta cengia, attrezzata all’inizio con una corda fissa. Si sale ancora a tornanti, poi si inizia una lunga traversata verso destra (sud) in direzione dei pascoli del Money, oltre il quali appaiono i ghiacciai e le vette dell’alta valle.

Il sentiero sale a mezza costa superando dei lastroni rocciosi, oltrepassa altri passaggi aerei, poi scende a traversare il torrente che scende dal ghiacciaio di Patrì. Un tratto più comodo porta al bivio (2350 m) dove si stacca a sinistra il sentiero che sale verso il bivacco di Money. Per lastroni di roccia e prati acquitrinosi si raggiungono i casolari del Money (2325 m, 1.30 ore).

La zona, frequentata dagli stambecchi, offre un magnifico panorama.  Il ritorno sul percorso di salita richiede 1.30 ore. Consigliamo invece di proseguire verso la testata della valle, su un evidente sentiero (ancora segnavia 20) che scende a mezza costa, risale in diagonale e supera un primo ponte metallico (2400 m) sull’emissario di uno dei ghiacciai soprastanti. 

Si scende con numerose svolte su terreno ripido, di fronte ala Tribolazione, fino a un bivio dove si lascia a sinistra la deviazione per i bivacchi Borghi e Martinotti. Si continua per dei ripidi prati, si aggira un crinale morenico, e si scende a traversare senza difficoltà un altro torrente in corrispondenza di un pianoro ghiaioso.

Oltre il guado si lascia a sinistra anche il sentiero per i bivacchi Pol e Gérard-Grappein, e si scende ancora fino al torrente più importante della zona, che scende dal ghiacciaio della Tribolazione. Lo si supera su un ponte, si scende ancora a mezza costa e si raggiunge a un bivio (2040 m, 1.30 ore) dove si incontra il sentiero che sale verso i Casolari dell’Herbetet e il bivacco Leonessa.

Si continua scendendo a destra tra i larici, si supera un masso dove la scritta 1866 indica dove arrivava il ghiacciaio della Tribolazione in quell’anno e traversando il ponte dell’Erfaulet (1830 m). Ritrovato il percorso dell’andata si torna a Valmiana  e a Valnontey (1.15 ore).