L’alta Val Venosta, in vista di Passo Resia, della Val Monastero e dello Stelvio, è da millenni un crocevia delle Alpi. A Sluderno/Schludens lo dimostrano l’imponente Castel Coira, il Vusem (Museo della Val Venosta) e la sorprendente area archeologica di Ganglegg, con un insediamento dell’Età del Bronzo che è stato utilizzato anche in epoca romana.
Sono tipici della Val Venosta anche i “Waale”, i canali che hanno portato per secoli l’acqua dai ghiacciai e dai torrenti verso i campi e verso i masi, consentendo lo sviluppo dell’agricoltura anche sugli aridi terreni esposti a mezzogiorno. Da qualche decennio, decine di Waale sono stati abbandonati, e l’acqua viene convogliata verso il fondovalle e le sue coltivazioni intensive di mele.
Ci auguriamo che l’entrata delle “tecniche di irrigazione tradizionali delle Alpi” nell’elenco dei beni immateriali dell’UNESCO, celebrata alla fine di maggio del 2024, aiuti a conservare i canali rimanenti. Per saperne di più, oltre a seguire a piedi i Waale 8nella foto il Bergwaal), si può visitare il Vuseum, oppure leggere i pannelli accanto ai percorsi e i libri pubblicati negli anni da Gianni Bodini, grande esperto di queste strutture e della loro storia.
Il piacevole anello che consigliamo sale da Sluderno al Ganglegg, e prosegue quasi in piano costeggiando il Leitenwaal e il Bergwaal (tra i due si traversa il Rio Saldura su un ponte), per poi tornare in fondovalle toccando lo storico e spettacolare Castel Coira, che merita senz’altro una visita. Il percorso è facile, ma i due Waale tagliano dei pendii ripidi e rocciosi, con qualche tratto che richiede piede sicuro. I tratti più esposti sono protetti da staccionate.
- Dislivello: 330 m
- Tempo: 3 ore
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: da aprile a fine ottobre
Si parte dal centro di Sluderno/Schludens, che si raggiunge in auto da Merano, Glorenza o Malles Venosta, oppure con i treni della linea Bolzano-Merano-Malles. Si parte dal Vuseum (921 m), nella parte storica dell’abitato, accanto al quale è un posteggio. A piedi dalla stazione occorrono pochi minuti.
Accanto al Vusem e a un ponte sul Rio Saldura, un grande cartello indica i sentieri della zona. Si sale accanto al torrente su una strada asfaltata e poi sterrata, toccando un’area didattica dedicata ai Waale. Si supera il torrente su un ponte, e si inizia a salire seguendo le indicazioni per Ganglegg. Il sentiero (segnavia 18A) inizia con una ripida scalinata, poi prosegue a tornanti in un ripido bosco, e traversa a sinistra fino a una sella e a un bivio.
A destra e sinistra sono due ricostruzioni di edifici dell’Età del Bronzo, un sentiero sale a sinistra fino agli edifici antichi (1200 m, 0.45 ore), protetti da tettoie. L’ultimo edificio in basso, con tracce di malta, è di epoca romana, ed era affiancato da un’area sacra utilizzata per sacrifici di animali. Si sale a destra degli edifici preistorici, si traversa affacciandosi dall’alto su altri e si torna alla sella.
Si riparte verso destra, per il sentiero (segnavia 17) che costeggia il Leitenwaal, spesso asciutto, lascia a sinistra un tracciato che sale verso Mazia/Matsch e continua su terreno più ripido e roccioso. In questo tratto il bosco è formato in gran parte da pini. Si supera un tratto franoso assicurato da un cavo d’acciaio, si continua accanto a una staccionata, e si scende a un ponte sul Rio Saldura (1187 m, 1 ora). Il Waal scavalca la gola con un tubo poggiato su un vecchio ponte di legno e pietra.
Altri gradini, ora in salita, portano alla captazione recintata del Bergwaal. Si continua in piano accanto al canale, in una zona ombreggiata da grandi (e a volte enormi) larici, superando tratti un cui il canale traversa delle zone rocciose o è coperto da tronchi. Il sentiero in qualche tratto è sostituito da una passerella di legno, ma è sempre protetto da una solida staccionata.
Dove il bosco lascia il posto ai prati, in vista di Sluderno e dell’Ortles, si supera una captazione che inghiotte l’acqua del Bergwaal, si sale brevemente e si esce su una strada asfaltata (1180 m) che scende al Maso Vermol (1152 m, 0.45 ore). Si continua a scendere per un viottolo tra i campi (segnavia 20) che offre un vasto panorama sulla valle dell’Adige e il massiccio dell’Ortles.
Si sbuca su una strada asfaltata, e la si segue in discesa passando ai piedi (975 m) di Castel Coira, che si può esplorare solo con visite guidate. Dal ristorante ai piedi del monumento riprende il viottolo segnato, che porta in pochi minuti a Sluderno (0.30 ore).
Commenti recenti