Icona delle Dolomiti e dell’alpinismo, le Tre Cime di Lavaredo, Drei Zinnen in tedesco, si alzano sul confine tra l’Alto Adige e il Veneto, e dominano con le loro impressionanti pareti Nord il rifugio Locatelli-Innerkofler e l’altopiano di Grava Longa. Il sentiero che collega i rifugi Auronzo, Lavaredo e Locatelli è frequentatissimo, quello che completa il periplo del massiccio è un po’ meno battuto. L’anello, che tocca anche la Langalm, Malga di Grava Longa in italiano, è tra i più belli dei Monti Pallidi. Non ci sono difficoltà, ma nella tarda primavera o in autunno, quando la strada per il rifugio Auronzo è comunque aperta, alcuni tratti del sentiero possono essere tagliati da ripidi e pericolosi nevai. La comodità dell’accesso e l’affollamento non devono far rinunciare all’attenzione.
- Dislivello: 300 metri
- Tempo complessivo: 3.15 ore
- Difficoltà: E
- Quando andare: da giugno ai primi di ottobre
Il rifugio Auronzo (2320 m), affiancato da vasti posteggi, si raggiunge da Misurina per la strada a pedaggio delle Tre Cime. A piedi si segue la strada sterrata a mezza costa, indicata dai segnavia 101 e 104, che si dirige verso est. ai piedi della Cima Ovest e della Cima Grande di Lavaredo. Il percorso tocca una cappella e un monumento che ricorda l’alpinista Paul Grohmann, passa ai piedi dell’impressionante Spigolo Giallo della Cima Piccola e raggiunge in piano il rifugio Lavaredo (2344 m).
Prima del rifugio, si imbocca a sinistra l’ampio viottolo che sale alla Forcella Lavaredo (Paternsattel, 2454 metri, 0.45 ore dal rifugio Auronzo) dove si entra in Alto Adige e si scoprono le pareti Nord delle Tre Cime. Il percorso più comodo verso il rifugio Locatelli consiste nel seguire il viottolo (segnavia 101) che si abbassa in una conca, lascia a sinistra i tracciati per il Pian da Rin e la Val Rinbon, e risale al rifugio Locatelli-Innerkofler (Dreizinnen Hütte, 2405 m, 0.45 ore), che è uno straordinario belvedere sul versante settentrionale delle Tre Cime.
Se la neve si è completamente sciolta, si può utilizzare anche un evidente sentiero non segnato che taglia le ghiaie alla base del Paterno, supera un ponticello di legno, costeggia il torrione della Salsiccia (Frankfurter Würstel) e raggiunge il rifugio senza dover risalire.
In tutti i casi si ridiscende per il viottolo di accesso al rifugio, si lascia a sinistra il sentiero di arrivo, e si scende ancora fino a un secondo bivio (2220 m) dove si lascia a destra la mulattiera che scende in Val di Landro.
Dopo aver traversato il Pian da Rin (Rienzboden) si affronta con una ripida rampa il gradino di erba e rocce che difende a nord l’accesso all’altopiano di Grava Longa. Si prosegue a saliscendi, si toccano il Col Forcellina e il laghetto di Grava Longa. Una breve salita porta alla Malga di Grava Longa (Langalm, 2287 m, 1 ora), con servizio di ristoro, che offre un altro magnifico colpo d’occhio sulle Tre Cime.
Il sentiero riparte salendo a un largo crinale che offre un ultimo, meraviglioso panorama sulle tre celeberrime vette, poi continua a mezza costa fino alla Forcella Col de Mezo (2315 m), dove si torna sul versante di Misurina. Un comodo percorso a saliscendi riporta al rifugio Auronzo (0.45 ore).
Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni sulle Dolomiti, Newton Compton, 2022
Stefano Ardito I 100 rifugi più belli delle Dolomiti, Iter Edizioni, ultima ed. 2018
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