Il borgo di Roccacasale (nella foto), sorvegliato dai resti di un imponente castello, sorveglia Pratola Peligna e la statale 17 poco a nord di Sulmona. Questo bell’itinerario tra i boschi e la storia del Morrone, che merita di essere più conosciuto, sale a mezza costa sui ripidi pendii a est del paese, e prosegue tra grandi querce e poi tra i pini fino al pianoro e al rifugio del Puzzacchio.

La struttura, ai piedi dei pendii del Morrone, deve il nome a una grande cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. All’andata o al ritorno meritano una deviazione le mura italiche di Colle delle Fate, occupate dalla tarda Età del Bronzo. Da vedere anche il castello di Roccacasale. 

  • Dislivello: 590 m
  • Tempo: 3.30 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: tutto l’anno

Roccacasale si raggiunge in breve dalla statale 17 e dal casello di Sulmona-Pratola Peligna della A25. Si lascia l’auto nel posteggio all’ingresso del centro storico (437 m), dove un murale ricorda il fotografo e poeta Cesare Torelli.  

A piedi si segue in salita la strada principale del paese, fino a una piazzetta (475 m) dove si può anche arrivare in auto, e dove dei cartelli indicano i sentieri della zona. Si sale a destra per una rampa, si prosegue verso destra per Via della Rocca, e si continua a svolte fino alle ultime case, in vista della torre e delle mura del castello.

Si continua a destra sul sentiero (segnavia R3) che supera delle rampe rocciose con parapetti e raggiunge una grotta (Lu Caularoin) all’interno di una vecchia cava, dove oggi si venera San Michele Arcangelo. Si continua salendo verso destra su una vecchia mulattiera, che si alza con pendenza regolare tra i rimboschimenti, tocca dei cartelli ed entra in un profondo vallone. Si sale con dei gradini, si riprende a salire, si aggira un crinale e si raggiunge un bivio (680 m, 0.45 ore).

Si sale a sinistra in un solitario vallone rivestito da un fitto querceto. Dove la pendenza diminuisce, un cartello indica a sinistra il sentiero per il Colle delle Fate (721 m, 0.15 ore), difeso da mura italiche. Si torna al sentiero principale, e lo si segue in ambiente solitario, tra grandi querce e poi rientrando nella pineta. Un tratto obliquo a sinistra, dei brevi saliscendi e una radura portano a una strada sterrata a mezza costa (981 m), dove si entra nel Parco della Maiella.

Si va a destra, a un bivio si scende verso destra e si raggiungono una conca erbosa e il rifugio il Puzzacchio (970 m, 1 ora), circondato da pini e ginepri e dominato dai boschi e dalle rocce del Morrone. La cima che incombe sul rifugio è il Colle Affogato, oltre la costruzione ci si affaccia su Pratola Peligna. Nella conca accanto al rifugio è un grande e profondo pozzo-cisterna in pietra, suggestivo ma che richiede la massima attenzione.

Si scende per lo stesso itinerario (1.30 ore). Dalle case più alte del paese, deviando verso destra, si può raggiungere in breve il castello.     

Stefano Ardito Sentieri del Parco Nazionale della Maiella, Idea Montagna 2023