E’ stato probabilmente il corbezzolo, che i Greci chiamavano Komaròs, a dare il nome al promontorio roccioso del Conero, che interrompe il piatto litorale delle Marche poco a sud di Ancona. Alta e imponente, visibile dall’Appennino, questa montagna sul mare si affaccia sull’Adriatico con le sue pareti e i suoi scivoli rocciosi, e con i suoi ripidi pendii ricoperti da fitta macchia mediterranea.

Alle falesie di bianco calcare del promontorio si affiancano gli scogli delle Due Sorelle (nella foto), della Vela e del Trave. Sul versante opposto, in gran parte ricoperto dal fitto bosco, il promontorio digrada in maniera più dolce verso le colline di Camerano. Il Conero è tutelato dal 1987 da un Parco regionale delle Marche, esteso su 6018 ettari.

Alcuni dei percorsi più interessanti iniziano dal borgo del Poggio, dov’è possibile tornare compiendo un anello. L’itinerario che descrivo, invece, costringe a utilizzare i mezzi pubblici, o una seconda auto lasciata in precedenza all’arrivo. Lo storico sentiero che scende dal Passo del Lupo alla spiaggia delle Due Sorelle, utilizzato in passato dai cavatori di Sirolo, è stato prima attrezzato con corde metalliche, e poi chiuso dopo un incidente che ha coinvolto escursionisti non attrezzati in maniera adeguata.

Mi sono sempre battuto perché i divieti di accesso siano giustificati, motivati e circoscritti, condivido l’iniziativa del CAI Marche, e in particolare della Sezione di Ancona, per chiedere al Parco e al Comune di Sirolo la riapertura del Sentiero delle Due Sorelle, per chi dispone dell’attrezzatura da ferrata. Avrebbe un senso, invece, la chiusura di questo percorso in estate, per non far cadere sassi sui bagnanti arrivati in barca.

  • Dislivello in salita: 460 m
  • Dislivello in discesa: 690 m
  • Tempo: 4 ore
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: tutto l’anno, in estate non nelle ore più calde

Si parte dalla piazzetta (230 m) al centro dell’abitato del Poggio di Ancona. Il viottolo, indicato da un tabellone del Parco, inizia a sinistra dell’Osteria del Poggio. Si segue a piedi la carrareccia che passa accanto a delle case, si affaccia sulla costa del Trave, e poi entra in un bosco di pino d’Aleppo. 

Una serie di svolte, poi un tratto rettilineo portano a una breve discesa. Si continua in piano, in vista dei boschi del versante Sud ovest del Conero a poca distanza dalla staccionata in legno oltre la quale ci si affaccia su un’alta parete rocciosa e Portonovo. Poco oltre si raggiunge il quadrivio del Pian Grande (415 m, 0.30 ore).

Si va a sinistra, ci si riaffaccia su Portonovo, si lascia a sinistra un sentiero che traversa il versante a mare del promontorio (accessibile solo con l’autorizzazione del Parco), e si riprende a salire tra querce e pini. Si sbuca su un tracciato meno ripido, lo si segue a sinistra e si raggiunge un viottolo pianeggiante. Verso sinistra si arriva all’imbocco di un tunnel militare chiuso ed al Belvedere Nord (520 m).

Tornati all’ultimo bivio, si può scegliere tra il viottolo e un sentiero in salita. In entrambi i casi si sbuca (540 m) su una strada asfaltata. La si segue in piano e poi in discesa, costeggiando l’area militare dela vetta, fino al piazzale di San Pietro (476 m, 0.45 ore). Il convento è stato trasformato in albergo, la chiesa merita una visita.

Si riparte a sinistra della chiesa, si supera un cancello e si continua tra i lecci fino a uno spiazzo con un cippo in mattoni, noto come l’Osservatorio. Si scende per l’uno o l’altro dei due sentieri che iniziano dal cippo, si sbuca su una carrareccia e la si segue con una discesa più ripida. Superate delle ringhiere, si raggiunge il Belvedere Sud (420 m), affacciato sulle Due Sorelle.

Si prosegue in discesa (ancora segnavia 1) per la carrareccia che si abbassa a poca distanza dal crinale, e poi piega a destra (sud ovest) attraversando un canalone. Una breve deviazione a sinistra consente di raggiungere la Grotta del Mortarolo (260 m, 0.30 ore), adibita per secoli a romitorio.

Poco dopo il sentiero principale sbucare su una strada sterrata a mezza costa, che porta a sinistra al Passo del Lupo (220 m, 0.30 ore), straordinario belvedere sul versante orientale del Conero e sulle Due Sorelle. Qui inizia il Sentiero delle Due Sorelle (EEA), chiuso e vietato da anni. Dall’ultimo bivio si continua a scendere si passa accanto ai cancelli di alcune ville e si raggiunge il cimitero di Sirolo (152 m).

Si lasciato a sinistra il viottolo (segnavia 4) che scende alla spiaggia dei Sassi Neri si sbuca sulla strada provinciale del Conero, la si segue brevemente e si prosegue per Via Giulietti entrando a Sirolo. Si passa davanti alla parrocchiale di San Nicola, si oltrepassa la Porta Gotica e si raggiunge il piazzale su cui si affaccia il Teatro Cortesi (115 m, 1 ora).

Qui si piega a sinistra (cartelli) sulla strada asfaltata che scende verso la spiaggia Urbani. Da un piazzale, un viottolo porta alla spiaggia, sulla destra della quale si apre la spettacolare Grotta Urbani (0 m, 0.15 ore). La risalita a Sirolo richiede altre 0.15 ore.