La più bella città antica d’Abruzzo (e forse dell’intero Appennino) sorge su un colle che domina la conca bonificata del Fucino, ai piedi del Velino e delle vette vicine. Alba Fucens, fondata dai Marsi, cambiò volto nel 304 avanti Cristo, quando vi furono insediati seimila coloni romani. Alleata di Roma contro Annibale, traversata dalla via Tiburtina Valeria, conservò la sua importanza nel Medioevo.
Nel XII secolo, sui resti del tempio di Apollo, fu costruita l’elegantissima chiesa romanica di San Pietro. Ai suoi piedi, nel 1268, si combatté la battaglia di Tagliacozzo, nella quale gli Angioini sconfissero gli Svevi. La città antica offre una bella passeggiata in vista della cima del Velino (foto),, i reperti di Alba Fucens sono esposti nei musei di Celano, Chieti e L’Aquila. La custode della chiesa di San Pietro può essere contattata (in anticipo!) ai numeri 0863.23561 e 340.6255973.
- Dislivello: 110 m
- Tempo: 1.30 ore
- Difficoltà: T
- Periodo consigliato: tutto l’anno, tranne che con innevamento eccezionale
L’abitato moderno di Alba Fucens si raggiunge da Massa d’Albe, Magliano de’ Marsi, Forme e Avezzano, o dai caselli di Magliano de’ Marsi e Avezzano della A 25 Roma-Pescara. La strada di accesso consente di affacciarsi sulla zona archeologica. Si posteggia sulla piazza (966 m) sulla quale si affaccia la chiesa di San Nicola.
A piedi si prosegue brevemente per la strada fino a un tabellone con mappa del sito. Per una strada romana lastricata, e poi per un viottolo, si sale alla chiesa di San Pietro (993 m), notevole per i rilievi dell’abside e per l’iconostasi e l’ambone cosmatesco dell’interno. La custode della chiesa dev’essere contattata in di anticipo.
Si ridiscende verso il paese fino all’inizio della strada lastricata, e qui si piega a destra (cartello) su un viottolo che conduce in breve al bellissimo Anfiteatro romano di Alba Fucens, il cui asse principale misura 96 metri. Un’iscrizione sopra l’ingresso indica che il monumento fu eretto da Nevio Cordo Sutorio Macrone, prefetto del pretorio sotto gli imperatori Tiberio e Caligola.
Si esce dall’Anfiteatro, e dopo pochi metri si imbocca a destra un sentierino che porta alle rovine della città (950 m). Si distinguono il Foro, varie vie lastricate, la Basilica di età sillana e un thermopolium (spaccio di bevande) con bancone di marmo. Una colonna miliaria indica la distanza di 68 miglia dall’Urbe.
Poco a valle delle rovine, una strada consente di risalire alla provinciale. La si segue tornando alla Porta Massa. Verso sinistra, un viottolo parallelo alle mura consente di salire alle rovine di Albe Vecchia e del castello degli Orsini (1022 m). Un’altra stradina asfaltata riporta al paese e al punto di partenza. L’intero anello, escluse visite approfondite, richiede 1.30 ore.
Stefano Ardito Sentieri del Parco Sirente-Velino (Iter 2016, edizione aggiornata 2023)
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