Le spettacolari erosioni delle Lame Rosse, la “Cappadocia dei Sibillini”, rendono ancora più suggestivo il ripido versante meridionale del Monte Fiegni, che scende verso le Gole del Fiastrone. I sentieri della zona, nascosti fino ai primi anni Ottanta da una fitta macchia mediterranea, sono stati puliti e segnalati, e sono oggi piuttosto frequentati.
Il breve e magnifico itinerario che conduce verso le Lame Rosse inizia con la panoramica traversata della diga, e prosegue a mezza costa nella macchia fino alle rocce. Il percorso è accessibile anche a famiglie con bambini. Nell’ultimo tratto è necessario fare attenzione e non avvicinarsi troppo ai calanchi, da cui possono cadere delle pietre. Un sentiero più scomodo consente di proseguire verso la Grotta dei Frati.
- Dislivello: 300 m
- Tempo: 2.15 ore A/R
- Difficoltà: E
- Periodo consigliato: tutto l’anno, tranne innevamento eccezionale
Da San Lorenzo al Lago e dalle case di Fiume, la frazione di Fiastra più vicina al lago, si segue la provinciale per Monastero, che costeggia la sponda orientale del Lago di Fiastra, tocca le poche case di Colpodalla e raggiunge uno slargo (659 m, 4 km dal paese) all’estremità della diga. Lo stesso punto si raggiunge in 6 km da Monastero.
A piedi si traversa la diga, si supera un tunnel e si continua per un viottolo che costeggia il lago e poi sale a raggiungere una strada sterrata che proviene da Ruffella nel punto in cui questa finisce. Qui, accanto a dei cartelli del Parco nazionale dei Sibillini, iniziano i segnavia bianco-rossi E2 e 335.
Si continua verso destra, su una delle carrarecce di servizio alla diga, che sale a un poggiolo che offre un bel panorama sulla diga e sulla Gola del Fiastrone, e poi scende costeggiando delle rocce. Il tracciato entra nella lecceta, continua quasi in piano, poi scende nella imponente conca della Val di Nicola, sorvegliata dal versante meridionale del Monte Fiegni.
Dopo aver traversato un ruscello spesso in secca (615 m, 0.30 ore) si sale a un bivio dove si va a sinistra per un ripido e sassoso sentiero in salita. Dove la pendenza diminuisce il tracciato rientra nella lecceta, e continua a salire lasciando a destra un altro sentiero segnato che conduce al fondovalle del Fiastrone.
Un tratto pianeggiante e una discesa portano a un vallone ghiaioso, il Fosso della Regina, e a un’altra tabella del Parco (775 m) da cui appaiono finalmente in alto le Lame Rosse. Lasciato il sentiero segnato, si risale il fondo ghiaioso del Fosso, con panorami sempre più spettacolari sulle Lame, fino a raggiungerne la base. La salita finisce in un valloncello sassoso pianeggiante (850 m, 0.45 ore), oltre il quale il Fosso diventa impercorribile. Si torna per la stessa via (1 ora).
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