Poco a nord del Passo della Futa, una piccola ma elegante vetta rocciosa sorveglia le foreste dell’Appennino, i dolci orizzonti della Romagna Toscana e i monumenti di Firenzuola. Il Sasso di Castro, che culmina a 1272 metri e che delle elevazioni minori collegano al Monte Beni, deve la sua forma elegante alla roccia che lo costituisce, una ofiolite di origine vulcanica.

Il massiccio, tutelato dalla Regione Toscana come Area Protetta di Interesse Locale, è noto per le sue rocce e per i boschi dove il faggio, il frassino e il cerro si affiancano al pino, all’abete bianco, all’abete rosso e alla douglasia. Caprioli e mufloni, un tempo facili da avvistare, hanno abitudini più schive a causa della presenza del lupo.

I sentieri, in parte diversi da quelli indicati sul tabellone all’ingresso, offrono piacevoli escursioni e panorami verso la Romagna Toscana e il crinale che la separa dal Mugello. Le dimensioni modeste della montagna ne fanno un’ottima “scuola di escursionismo”, dall’accesso comodo sia dall’area fiorentina sia dalla Romagna o da Bologna. D’inverno, a causa dei pendii molto ripidi, il Sasso di Castro va trattato con rispetto. Qui i ramponi sono più utili delle ciaspole  

Prima o dopo la camminata, merita una visita il centro storico di Firenzuola, avamposto della Firenze medievale oltre l’Appennino. Da vedere anche il cimitero di guerra tedesco del Passo della Futa, che accoglie i resti di 30.683 militari della Wehrmacht. Intorno al Passo, nel 1944, sono state realizzate alcune delle opere più imponenti della Linea Gotica, con casematte in cemento armato e fortini coronati da torrette di carri armati Panther. Traversa la zona la Via Flaminia minore (o militare), una strada di origine celtica sistemata dagli ingegneri di Roma antica, e che è oggi inserita nella Via degli Dei.

  • Dislivello: 410 m
  • Tempo: 3 ore a/r
  • Difficoltà: E
  • Periodo consigliato: da maggio a novembre

L’abitato di Covigliaio si raggiunge in 14 km da Firenzuola, chi arriva da Monghidoro deve scavalcare il Passo della Raticosa. Dal Passo della Futa (e quindi da Barberino di Mugello, da Bruscoli o dai caselli di Pian del Voglio e Roncobilaccio della vecchia A1 ci si dirige a nord per la statale 65, oltrepassando Traversa. L’itinerario inizia in località Faggiotto (922 m, tabellone dell’ANPIL), tra Covigliaio e Traversa. Percorrere a piedi la statale è pericoloso a causa del traffico di mezzi pesanti.

Dal posteggio si segue la strada sterrata in salita (segnavia 737 del CAI Imola) che entra in un bellissimo bosco, lascia a sinistra un sentiero per l’eremo di San Donnino e raggiunge l’area da pic nic del Boschetto. Qui si lascia la strada, e si segue a sinistra una bella e comoda mulattiera, a tratti sorretta da muri a secco e in altri scavata nella roccia (segnavia 737 e del Trail Le Tre Cime) che traversa il versante orientale del Sasso di Castro, con bel panorama sulla Romagna Toscana e l’Appennino.

Alla fine della mulattiera si sale a destra per un sentiero che si affaccia sulla enorme cava del versante sud-occidentale della montagna (l’orlo è protetto da una recinzione), e sale per una ripida cresta. Lasciato a sinistra un sentiero per il Fontanino dell’Amore si sale decisamente e si entra nella faggeta. Un tratto sulla destra del crinale porta alla vetta del Sasso di Castro (1272 m, 1.15 ore), dove spicca una grande croce.

Si riparte in discesa sul crinale, seguendo i segnavia rossi del Trail. Il tracciato scende con qualche tratto ripido tra i faggi, si affaccia sui dirupi del versante orientale, tocca un belvedere con panchina e una sella e risale al Monte Rosso (1194 m, 0.30 ore, cartello).  Si scende ancora sul panoramico crinale, si entra a sinistra nel bosco, e si continua verso sinistra a saliscendi (attenzione ai segnavia!) fino al Colle di Covigliaio (1050 m, 0.30 ore), dove si raggiunge una strada sterrata indicata da segnavia bianco-rossi.

La si segue a destra in discesa, si lascia a sinistra un altro tracciato che sale verso il Monte Freddi (indicazioni anche per la Flaminia minore e il Monte Beni) e ci si tiene a destra a un bivio su una curva. Al bivio successivo si lascia a sinistra una carrareccia per Covigliaio, si sale brevemente, e si continua con altri saliscendi fino all’area da pic nic del Boschetto e al punto di partenza (0.45 ore).