L’accogliente rifugio Città di Fiume (www.rifugiocittadifiume.it), che offre uno straordinario panorama sul versante settentrionale del Pelmo (nella foto), è spesso aperto e gestito anche d’inverno. In ogni momento dell’anno, è una delle mete migliori delle Dolomiti per chi ama le passeggiate tranquille. Inaugurato nel 1964 nella ex-Malga Durona (o Dorona) il rifugio, tuttora di proprietà della Sezione di Fiume del CAI che oggi ha sede a Padova, è un posto-tappa dell’Alta Via numero Uno delle Dolomiti, e un punto di appoggio lungo itinerari di ogni lunghezza.
In estate il viottolo che descriviamo è frequentato anche dalle famiglie con bambini piccoli e passeggini. D’inverno il rifugio può essere raggiunto con le ciaspole o a piedi, dato che la strada di accesso viene spesso battuta dai gestori del rifugio. Un percorso un po’ più lungo sale dal rifugio Aquileia a Malga Fiorentina, e diventa consigliabile con neve molto abbondante, quando dai pendii ai piedi del Pelmo possono staccarsi delle slavine.Proseguire dal rifugio Città di Fiume verso Forcella Roan e Casera Prendera, come consigliato da siri e guide, è possibile solo in condizioni di neve sicura, perché la parte iniziale del percorso taglia dei pendii piuttosto ripidi.
- Dislivello: da 250 a 330 m
- Tempo: da 2 a 2.15 ore a/r
- Difficoltà: WT1 (ciaspolata facile)
- Quando andare: da dicembre a marzo
Da Pescul si segue la strada per il Passo Staulanza fino al terzo tornante verso destra , alla base dei ripidi pendii (in estate si tratta di vasti ghiaioni) ghiaioni ai piedi della parete Nord del Pelmo. Qui si stacca sulla sinistra la strada innevata che sale al rifugio, indicata da cartelli e da segnavia evidenti. Si può arrivare anche da Zoldo Alto, scavalcando il Passo Staulanza. In alternativa ci si può incamminare dal rifugio Aquileia (1583 m), che si raggiunge da un bivio circa 2 km a valle del tornante, in direzione di Pescul.
A piedi si segue la strada, indicata dai segnavia 467, che traversa un vallone (è l’unico tratto potenzialmente pericoloso con neve instabile) sale dolcemente ai piedi di ripidi pendii innevati, traversa un ruscello, e sale ancora a mezza costa nel bosco fino a una selletta, oltre la quale sono gli edifici di Malga Fiorentina (1799 m), da cui il panorama si apre verso l’imponente massiccio della Civetta.
Se si parte dal rifugio Aquileia si segue la strada sterrata, quasi sempre percorsa da tracce d’inverno, che traversa i pascoli alle spalle della costruzione, entra nella valle del Ru Antermònt e lascia il posto a un sentiero segnato. Dopo un ponte (1684 m), una comoda salita nel bosco porta alla Malga Fiorentina.
Si continua sulla strada innevata che salire con qualche rampa più ripida, e poi torna a destra in vista del Pelmo e dell’asta della bandiera del rifugio. pochi metri a sinistra portano l rifugio Città di Fiume (1918 m), meraviglioso belvedere. A sud, oltre il Passo Staulanza, si vede la sommità della Civetta. Fino al rifugio, d’inverno, si cammina per 1 ora dal tornante 1663 m, e per 1.15 ore dal rifugio Aquileia. Il ritorno richiede 0.45 ore per entrambi i punti di partenza.
L’eventuale prosecuzione inizia dal bivio che precede il rifugio. Si continua per la strada innevata (ma non battuta) che piega a sinistra, passa sopra al rifugio, e aggira a mezza costa il Col de la Puina. Questo percorso taglia dei pendii piuttosto ripidi, e può diventare pericoloso con neve abbondante (pericolo di slavine) o ghiacciata.
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