I ghiacciai si ritirano rapidamente, ma qualche angolo delle Alpi offre ancora atmosfere himalayane. Lo dimostra la Cabane de Panossière, 2645 metri, che si affaccia sull’imponente versante settentrionale del Grand Combin e sulla colata del Glacier de Corbassière, che si allunga per quasi dieci chilometri. All’alba e al tramonto, il panorama dal rifugio verso i pendii, i muri di ghiaccio e i seracchi del Combin de Corbassière, 4314 metri, e dei suoi vicini di Valsorey e de la Tsessette toglie il fiato.
In realtà, il riscaldamento globale ha colpito e continua a colpire duramente anche qui. Il versante settentrionale del Grand Combin, percorso dalla storica via normale della montagna, non viene più affrontato in estate a causa delle difficoltà e del pericolo. Dalla Cabane de Chanrion, in Svizzera, e dal rifugio Amianthe-Chiarella sul versante italiano si vede pochissimo ghiaccio.
Dalla Cabane FXB Panossière (la sigla ricorda Francois-Xavier Bagnoud, grazie a un cui lascito è stato ricostruito l’edificio), invece, lo spettacolo è ancora grandioso. Oggi, agli escursionisti che salgono e scendono in giornata, o vengono a passare la notte in uno straordinario belvedere, si affiancano gli appassionati che seguono il Tour des Combins, un anello transfrontaliero che richiede 7 giorni e offre delle tappe faticose. Consigliamo di salire al rifugio da Mauvoisin per il sentiero che scavalca il Col des Otanes, e di scendere a Fionnay.
- Dislivello: 1020 m in salita, 1380 m in discesa
- Tempo: 7.30 ore a/r
- Difficoltà: E
- Quando andare: da luglio a settembre
La stretta e severa Val de Bagnes si raggiunge da Martigny e dalla strada del Gran San Bernardo toccando Sembrancher e Le Châble. I bus di linea fermano a Fionnay e raggiungono lo storico Hotel de Mauvoisin (1840 m), inaugurato nel 1863 e sorvegliato da una gigantesca diga.
A piedi si segue il sentiero che risale a tornanti uno sperone roccioso, lascia a sinistra il Tour des Combins e traversa un ampio vallone. Si tocca la baita de La Tseumette (2297 m), si lascia a destra un sentiero che arriva da Bonatchesse, si supera un passaggio esposto attrezzato con una catena metallica e si entra in una vasta conca di ghiaia, erba e detriti.
La si risale su un buon sentiero, superando due comode scale di legno e raggiungendo a mezza costa un primo valico. Traversate delle rocce giallastre si raggiunge il Col des Otanes (2880 m, 3.30 ore, cartelli), da cui appaiono con eccezionale imponenza il Glacier de Corbassière e il Grand Combin. Una ripida discesa porta alla morena e poi alla Cabane de Panossière (2655 m, 0.30 ore).
Il sentiero che scende a Fionnay segue la panoramica morena a valle del rifugio, lascia a sinistra a un bivio con cartelli il ben visibile ponte tibetano (150 metri di sviluppo, 90 di altezza sul fondovalle) utilizzato dal Tour des Combins, e porta alla baita di Les Plans (2233 m, 0.45 ore).
Si continua in piano, per lo storico e a tratti impressionante sentiero che segue una “bisse”, un canale artificiale per l’acqua. Il percorso, sempore facile, include dei tratti esposti e passaggi attrezzati con cavi e passerelle.
Da un tavolo da picnic (2157 m, 0.45 ore) nei pressi della baite di Corbassière, una discesa prima comoda, e poi con tratti ripidi e spesso scivolosi porta a un bellissimo prato e poi alle poche case di Fionnay (1499 m, 1.30 ore). Se si è lasciata l’auto a Mauvoisin, è possibile salire a recuperarla a piedi (occorrono 1.30 ore in più di cammino) oppure in bus.
La salita alla Cabane de Panossiere dal lato di Mauvoisin quali difficoltà tecniche presenta? Lo chiedo
Perché tra Sabato e Domenica affronto questo trekking.
Buongiorno Claudio, la mia descrizione è precisa, entrambi i sentieri sono facili ma non banali, e il lungo tratto accanto alla Bisse è vertiginoso. Naturalmente quando arriva la neve cambia tutto, e i sentieri di alta montagna possono trasformarsi subito in itinerari alpinistici. Ognuno deve decidere da solo, ma attenzione!