Il Piano e l’alto Vallone del Valasco, sorvegliati dalla Testa delle Portette, dalla Testa di Tablasses e dalle altre vette rocciose che si alzano sul confine francese (verso est si alza la piramide rocciosa del Monte Matto), sono una delle zone più spettacolari del Parco regionale piemontese delle Alpi Marittime.
Fino al Piano, dove sorge una spettacolare casa di caccia ottocentesca, costruita per le battute di re Vittorio Emanuele II e che è stata trasformata da qualche anno in rifugio, l’itinerario ha pendenze moderate, viene frequentato (evitando le scorciatoie) anche in mountain-bike, ed è accessibile agli escursionisti tranquilli.
Dopo aver oltrepassato il Ponte del Valasco si riprende a salire su terreno ripido e roccioso, in direzione del rifugio Questa, una bella struttura edificata dal CAI Ligure che da qualche anno è di proprietà privata, e del bellissimo Lago delle Portette. In discesa vale la pena di allungare il percorso verso nord, toccando anche gli spettacolari bacini del Claus e di Valscura, e completando la conoscenza della zona.
- Dislivello: da 1020 a 1120 metri
- Tempo: da 6 a 7.15 ore a/r
- Difficoltà: E
- Quando andare: da giugno a ottobre
Da Valdieri, lasciata a sinistra la strada per Entracque, si risale la Valle Gesso verso Sant’Anna e le Terme di Valdieri. Si lascia l’auto nel posteggio a pagamento alla fine della strada (1370 m), oltre il Centro visitatori del Parco. A piedi si segue la storica strada di caccia, ampliata prima della Seconda Guerra Mondiale, indicata dai segnavia N43, della GTA e del Sentiero Italia, che sale a mezza costa nel bosco, in vista delle spettacolari rapide del torrente.
Al primo tornante (1484 m) si lascia la strada, e si continua alla sua sinistra sul sentiero segnato che traversa dei ruscelli, e poi ritrova la strada in corrispondenza di alcuni tornanti. Dei gradini riportano definitivamente alla strada poco prima del bivio (1747 m) per il Colle di Valmiana, e di una fresca sorgente. Subito dopo si entra sul Piano del Valasco, e lo si traversa in piano fino alla casa di caccia, trasformata da qualche anno in un accogliente rifugio (1763 m, 1.30 ore).
Si riparte tornando alla strada militare, che compie un anello e poi scende al Ponte del Valasco (1818 m, 0.15 ore), sotto al quale è una bella cascata. Lo si traversa, ci si tiene a destra a un bivio, e si inizia a salire a tornanti tra i larici fino a un bivio (1994 m) dove si va ancora a sinistra, per un sentiero ben tracciato che sale a tornanti tra rododendri, lastroni rocciosi e ruscelli. Si ritrova la strada militare a un bivio (2290 m), poi si sale al rifugio Questa (2388 m, 1.30 ore), su un dosso in vista del Lago delle Portette e del crinale di confine.
In discesa, per lo stesso itinerario, occorrono 1.30 ore fino al Piano del Valasco e 1.15 ore da qui al posteggio. In alternativa, da un bivio poco sotto al rifugio Questa, si piega a sinistra su un sentiero che ritrova la strada militare e la segue verso il Lago del Claus (2339 m). Ancora sulla strada militare, qui molto ben conservata, si scende al Lago inferiore di Valscura (2265 m, 1 ora), nei pressi del quale sono un riparo con tetto in lamiera e vari edifici militari del 1888, uno dei quali è stato ristrutturato da privati.
Si riparte in discesa sulla strada militare (segnavia N23, GTA e SI), si scende a tornanti per la Valscura, e a un bivio si può scegliere se proseguire sul sentiero o sulla strada che compie un giro più largo e attraversa uno spettacolare tunnel. Dal punto in cui i due tracciati si riuniscono, si traversano due ruscelli e si torna al bivio 1993 m e al percorso dell’andata. In questo caso, dal rifugio Questa occorrono 2.45 ore fino al rifugio Valasco. Ilò tempo totale di discesa diventa di 4 ore.
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