Lo spettacolare Vallone di Lagazuoi, sorvegliato dalle Cime di Fanes, dalla Cima del Lago e dalla Cima Scotoni, è percorso d’inverno da una delle più belle piste da sci delle Dolomiti, che scende dal rifugio Lagazuoi alla Capanna Alpina.
In estate un itinerario di grande suggestione, non lungo ma con dei tratti faticosi, sale verso il terrazzo erboso che ospita il rifugio Scotoni, e prosegue in una gola rocciosa fino all’idilliaco Lago Lagazuoi.
Il tratto più ripido del sentiero viene regolarmente sistemato, e non offre normalmente problemi. Sia il bacino sia il rifugio offrono un magnifico colpo d’occhio sulle Conturines e sulla incombente parete della Cima Scotoni.
Su questa impressionante muraglia, nel secondo dopoguerra, sono state tracciate alcune vie di arrampicata più difficili delle Dolomiti, come quella tracciata nel 1952 degli Scoiattoli di Cortina Luigi “Bibi” Ghedina, Lino Lacedelli e Guido Lorenzi, e la Via dei Fachiri, aperta vent’anni dopo dai triestini Enzo Cozzolino e Flavio Ghio.
Mi fa piacere che la prima solitaria della Via dei Fachiri sia stata opera di un alpinista romano come Pierluigi Bini. Sulle vette del massiccio di Fanes, d’altronde, decine di itinerari di difficoltà un po’ minori sono state aperte dagli alpinisti capitolini degli anni Cinquanta e Sessanta. Il Gran Diedro della Cima del Lago, sulla verticale del Lago Lagazuoi, aperta nel 1954 da Paolo Consiglio, Marino Dall’Oglio e Giuseppe Micarelli, è una delle classiche di quarto grado delle Dolomiti.
Tempo: 3.15 ore a/r
Difficoltà: T fino al rifugio Scotoni, E più avanti
Quando andare: da fine giugno a fine ottobre
Da San Cassiano (San Ciascian, Sankt Kassian) si segue in auto la strada per i Passi di Valparola e Falzarego e si piega a sinistra fino al posteggio che precede la Capanna Alpina (1720 m). Si può arrivare anche da Cortina d’Ampezzo, Pieve di Livinallongo, Colle Santa Lucia e Caprile scavalcando i due Passi citati.
A piedi si segue la strada sterrata che entra nel Plan de l’Ega, dominato dalle Conturines e dalla Cima Scotoni. Si lascia a sinistra il sentiero dell’itinerario 60, che sale verso il Col de Locia, e si imbocca la strada sterrata (segnavia 20) che segue la pista da sci.
Il tracciato si alza con un faticoso rettilineo, supera dei panoramici tornanti, affronta un altro tratto ripido e si affaccia sul terrazzo erboso che ospita il rifugio Scotoni (1985 m, 0.45 ore) e una chiesetta che ricorda i caduti austro-ungarici della Grande Guerra.
Poco oltre la chiesetta, il sentiero (ancora indicato dai segnavia 20), riprende a salire a svolte in una boscaglia di mughi. Si continua a tornanti, con una salita obliqua, e infine con altre ripide svolte su un pendio di terra e rocce biancastre.
Alla fine della salita è un bivio, dove si lascia a destra il sentiero per il rifugio Lagazuoi. Si piega a sinistra, si scavalca un cordone morenico e si raggiunge il bellissimo Lago di Lagazuoi (2182 m, 1.15 ore), dominato dalla Torre del Lago e dalla impressionante parete Sud ovest della Cima Scotoni.
E’ possibile aggirare il bacino a sinistra sul sentiero dell’Alta Via numero Uno, e osservarlo dall’alto dalla sponda opposta. Il ritorno per lo stesso itinerario richiede 0.45 ore fino al rifugio Scotoni, e 0.30 ore da questo alla Capanna Alpina.
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