Il versante nord-occidentale della Maiella offre dei paesaggi di grande suggestione. Il Vallone dell’Orfento, che scende dalla cresta più alta del massiccio fino ai 556 metri di Caramanico Terme, si allarga in alto in una conca sorvegliata dal Monte Focalone e dal Monte Pescofalcone, due delle cime tra le più alte della Maiella. In basso il solco si stringe in una forra rocciosa, che serpeggia fin sulla verticale del paese.
Faggete, cascate, canyon modellati dalle acque fanno dell’Orfento uno dei luoghi più spettacolari dell’Abruzzo. Il Vallone, protetto dal 1971 da tre Riserve Naturali di Stato e oggi dal Parco Nazionale della Maiella, ospita il lupo, l’orso, l’aquila, il camoscio e il cervo.
L’itinerario più classico per visitare l’Orfento inizia dal Centro visite di Caramanico Terme, dedicato al naturalista Paolo Barrasso, e compie un anello nella parte bassa del solco. Accanto ai boschi e alle rocce, affascinano i giochi d’acqua del torrente, che nel tratto finale forma dei laghetti separati da meandri e cascate.
Al fascino della natura si affianca quello delle grotte utilizzate per secoli dai pastori, e che tra il 1943 e il 1944 hanno ospitato dei prigionieri britannici fuggiti da un campo di concentramento. Tra il Ponte del Vallone e il Ponte di San Cataldo il sentiero supera una cengia elementare ma un po’ aerea, attrezzata con una corda metallica. Attenzione!
- Dislivello: 270 m
- Tempo: 2.45 ore a/r
- Dfficoltà: E, un passaggio EE
- Quando andare: da maggio a novembre
Dal centro di Caramanico Terme (556 m) si sale al Centro Visite della Riserva (631 m), che merita una visita prima o dopo la camminata, e dov’è obbligatorio registrarsi.
Di fronte all’edificio iniziano due percorsi segnati. Lasciato quello che scende al Ponte di San Cataldo, si imbocca il sentiero (segnavia B2) per il Ponte del Vallone e la parte alta dell’Orfento. Si oltrepassa un albergo, ci si affaccia sul Vallone, poi si superano una ripida salita e un ponticello in cemento (680 m).
Il sentiero costeggia degli speroni rocciosi, traversa una zona ripida ed entra a mezza costa nel vallone con percorso spettacolare e panoramico. Superata una spaccatura, un tratto a mezza costa e dei tornanti portano al fondovalle al Ponte del Vallone (595 m, 0.45 ore), che si attraversa.
Lasciato a destra l’itinerario che sale all’eremo di Sant’Onofrio e al Guado Sant’Antonio si scende sulla destra orografica, seguendo il segnavia S e superando una cengia esposta, attrezzata con una corda metallica e che richiede attenzione. Rientrati nel bosco, si raggiunge la breve deviazione per la grotta di Cantrella, un ricovero pastorale dove si sono rifugiati nel 1943-‘44 i prigionieri inglesi fuggiti.
Il sentiero scende ancora nel bosco, risale con i gradini intagliati delle Scalelle e porta al Ponte di San Cataldo (492 m, 0.45 ore), che scavalca l’Orfento con un bell’arco di pietra. Poco più avanti è un bivio dal quale un altro tracciato, indicato dai segnavia B6, permette di risalire direttamente verso il punto di partenza.
Si continua sul sentiero che traversa le spettacolari Gole dell’Orfento, che si scavalcano con altri quattro ponti affacciati su cascatelle e laghetti. La discesa finisce (450 m) sulla verticale del Ponte di Caramanico, scavalcato dalla statale 487, che si raggiunge (536 m) con una faticosa salita a tornanti. Traversato il Ponte, che offre un’altra spettacolare veduta sull’Orfento, si traversa in salita l’abitato di Caramanico, si passa davanti alle Terme e si torna al punto di partenza (1.15 ore).
Stefano Ardito Escursioni nel Parco Nazionale della Maiella, Idea Montagna 2022
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