Tra gli itinerari escursionistici più piacevoli della Val d’Orcia spicca questa traversata da Pienza a San Quirico d’Orcia, che si snoda a saliscendi in vista del caratteristico profilo dell’Amiata. La camminata inizia dalla splendida Pienza, voluta da Papa Pio II, il senese Enea Silvio Piccolomini, tocca l’austera pieve medievale dedicata ai Santi Vito e Modesto a Corsignano, e raggiunge San Quirico d’Orcia, “figlia della strada” come Siena, che è attraversata dalla Via Cassia, e quindi dalla Via Francigena.
Poco oltre la metà del percorso si tocca la chiesetta tardo-rinascimentale della Madonna di Vitaleta, affacciata su un vasto panorama. La terracotta attribuita ad Andrea Della Robbia, che è stata conservata per tre secoli qui, oggi è esposta nella omonima chiesa a San Quirico. Si torna a Pienza con un bus di linea, o ripercorrendo lo stesso itinerario.
- Dislivello in salita: 210 m
- Dislivello in discesa: 290 m
- Tempo: 2.30 ore (sola andata)
- Segnaletica: cartelli, rari segnavia bianco-rossi
- Difficoltà: T/E
- Quando andare: tutto l’anno, non nelle giornate più calde
Si parte da Piazza Pio II, cuore di Pienza (491 m), intorno alla quale si alzano il Palazzo Pubblico, la Cattedrale e l’imponente Palazzo Piccolomini. Ci si incammina per Corso Il Rossellino, si oltrepassa la Porta al Murello, e si continua tenendo d’occhio i cartelli che indicano la Pieve di Corsignano (434 metri, 0.15 ore), che si raggiunge seguendo una strada in discesa e poi piegando a destra.
Dopo aver visitato la Pieve, si riparte per una strada sterrata indicata da segnavia bianco-rossi e cartelli. Si tocca una fonte medievale e si continua in discesa, affacciandosi sulle ondulazioni delle Crete e sul profilo del Monte Amiata. Un valloncello conduce a un crinale e a un casale dove la strada finisce.
Si prosegue per un viottolo (segnavia e cartelli) che porta al Podere San Tito, scende al Fosso Sambuco (303 metri) e risale con un tratto abbastanza faticoso fino a incontrare (385 metri) una larga strada sterrata, che si segue per circa 500 metri, su un largo crinale.
Dopo una svolta a sinistra e un boschetto, accanto a dei cartelli, si piega a destra per una carrareccia chiusa da un cancello con un varco per i pedoni. In pochi minuti si arriva alla cappella della Madonna di Vitaleta (365 m, 1.15 ore), normalmente chiusa a chiave, accanto alla quale sono un capannone e dei cipressi. Il panorama, oltre a Pienza, a San Quirico d’Orcia e all’Amiata, include la Rocca a Tentennano e Radicofani.
Si torna alla strada sterrata, la si segue verso ovest scendendo tra i campi, si raggiunge un ponte (290 m) sul Fosso il Rigo e si affronta una nuova risalita faticosa. Dopo aver lasciato sulla sinistra l’agriturismo La Buca si esce su una strada asfaltata (384 m), che conduce a sinistra fino alla strada provinciale che collega San Quirico con Pienza.
La si segue tenendosi sull’ampio ciglio erboso, ci si sposta a sinistra in un posteggio e si raggiunge la chiesa della Madonna del Rosario. Grazie a un passaggio pedonale protetto si scende al ponte sulla nuova Via Cassia, e si risale al centro storico di San Quirico d’Orcia (409 metri, 1 ora).
Lo si attraversa lungo l’odierna Via Alighieri, che coincide con la Via Francigena, fino a Piazza della Libertà, alla chiesa della Madonna di Vitaleta (verso sinistra si va agli Horti Leonini) e alla Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta. L’eventuale ritorno a piedi richiede gli stessi tempi dell’andata, in alternativa si può tornare a Pienza in bus, o con un’auto lasciata in precedenza a San Quirico.
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