San Vigilio di Marebbe, apprezzata dagli sciatori per la vicinanza al Plan de Corones e alle sue piste, è un’ottima base anche per chi ama lo scialpinismo e le ciaspole. La lunga Val de Tamores, oltre che da una bella pista da fondo, è percorsa dalla strada che raggiunge il rifugio Pederü.

Da qui due spettacolari itinerari, che utilizzano nella prima parte delle strade innevate e battute, consentono di raggiungere gli altopiani di Sennes e di Fanes, e i belvedere che li circondano. Descriviamo l’itinerario con le ciaspole che sale al rifugio Sennes, 2116 metri di quota, che d’inverno è aperto e gestito, e offre una piacevole sosta. La facile salita al Piz da Peres, 2308 metri, completa in bellezza la giornata.

Il ripido tratto iniziale, e la distanza da percorrere sull’altopiano, rendono l’itinerario piuttosto lungo.  Se però si sale al rifugio Sennes utilizzando un gatto delle nevi, per poi ridiscendere a piedi, la fatica è decisamente minore. Questo itinerario, come altri in Val Badia e in valle di Marebbe, viene regolarmente proposto dalle guide alpine della zona.

L’ITINERARIO

  • Dislivello in salita: da 200 a 750 m
  • Dislivello in discesa: 750 m
  • Tempo: da 3 a 5.30 ore a/r
  • Difficoltà: WT2 (escursione di media difficoltà con le ciaspole)
  • Quando andare: da dicembre ad aprile

Da San Vigilio di Marebbe si percorre in auto o in bus la strada della Val Tamores, fino ai vasti posteggi accanto al rifugio Pederü (1548 m). A piedi, tralasciata l’evidente strada battuta che sale comodamente verso il rifugio Fanes, si imbocca quella che, verso sinistra, raggiunge un ripido canalone chiuso da pareti rocciose.

Il percorso sale con numerosi tornanti, tocca una cascata di ghiaccio, esce dal vallone a sinistra toccando una croce di legno, poi raggiunge più comodamente il rifugio Fodara Vedla (1966 m, 1.30 ore), che d’inverno è normalmente chiuso. Una strada sulla destra, da qui, scende verso Malga Ra Stua e Cortina.  

Si continua per la strada che sale a mezza costa verso sinistra, e poi torna a destra sull’altopiano fino al rifugio Sennes (2116 m, 1 ora), fin dove è normalmente possibile arrivare anche senza ciaspole. Si può abbreviare il percorso lasciando la strada dopo qualche minuto, e seguendo il ben segnato sentiero estivo per il rifugio. In questo caso però, come nel prosieguo del percorso, le ciaspole sono necessarie.

Si riparte sulla strada innevata che sale a nord verso la Croda del Becco. Prima dell’ampia sella oltre la quale sono l’altopiano e il rifugio di Munt de Sennes, si sale a sinistra, si scavalcano dei cocuzzoli e si raggiunge il Piz da Peres (2308 m, 0.45 ore), indicato da una croce. Il panorama abbraccia gran parte delle Dolomiti orientali.

In discesa, un percorso più breve consente di tornare direttamente al rifugio Sennes (0.30 ore). Per tornare al punto di partenza si segue l’itinerario già percorso (a piedi o con il gatto) all’andata. Occorrono 1.45 ore.