La più giovane area protetta del Lazio, nata nel 2019, tutela i 99 ettari del Fosso della Cecchignola, a due passi dalla Città Militare e dal GRA. Si tratta di un lembo di Campagna Romana sopravvissuto al cemento, sorvegliato dal Castello medievale della Cecchignola e la Torre dell’Acqua dell’ACEA. Ci sono anche una piccola grotta e una torre romana (nella foto). Il sentiero-natura è stato tracciato dall’Associazione La Vigna.

Dislivello 60 metri
Tempo: 1.15 ore a/r
Difficoltà: T/E

I sentieri del Fosso della Cecchignola si raggiungono da nord (Via Vincenzo Drago e Via Ugo Inchiostri), da ovest (Via Luca Gaurico) e da sud-est (Via Vera Vassalle e Castello della Cecchignola). L’ultima zona è la più comoda per chi arriva dal GRA. Possono essere utili i bus ATAC 721, 762 e 763.
Da Via Drago si raggiunge l’ingresso della Riserva, dov’è una bacheca. Un viottolo scende verso un prato (chiuso per motivi di sicurezza) dove si pratica il tiro con l’arco, lascia a destra degli eucalipti e raggiunge un quadrivio in una conca erbosa, dov’è una seconda bacheca.
Si continua nella stessa direzione (ovest) in direzione della gigantesca Torre dell’Acqua dell’ACEA. Un varco dà accesso a un giardino, da cui si esce per la stessa via. Di fronte al varco, si sale fino ai pilastri rossi di un cancello scomparso e a un pianoro panoramico con tavoli e panchine. Ci sono anche degli alveari, attenzione!
Tornati al sentiero principale, lo si segue ancora verso ovest. Il percorso può essere seguito fino a Via Luca Gaurico, ma conviene fermarsi prima, poco oltre la Torre dell’Acqua. Si torna al quadrivio con bacheca, si piega a destra superando una sbarra, e si segue una carrareccia che supera un terrapieno e poi sale dolcemente per prati, con interessanti panorami.
Si sbuca su Via Vassalle dove la carrareccia è chiusa da una sbarra, si va a sinistra oltrepassando i capolinea dei bus, e si scende a uno slargo accanto a un campo di calcetto. Sulla destra è l’imponente Castello della Cecchignola.
A destra del campo di calcetto, un evidente sentiero traversa un prato, scende alla Torre romana, e la aggira costeggiando una fitta macchia. Si lascia a destra un sentiero che scende al campo di tiro con l’arco, ci si affaccia su una conca erbosa e la si traversa. Pochi metri di ripida salita riportano alla prima sbarra e al quadrivio con bacheca. Verso destra si risale in breve al punto di partenza.

Stefano Ardito Passeggiate ed escursioni a Roma e dintorni, Newton Compton 2020