A novembre lo spettacolo offerto dai boschi scende di quota. Lo dimostrano i colori dei faggi della foresta del Monte Fogliano, poco a sud di Viterbo, che circonda l’eremo di San Girolamo, scavato nel Cinquecento in uno spuntone di roccia lavica. La passeggiata può essere allungata salendo ai 966 metri della vetta, rivestita dal bosco e deturpata da grandi antenne, e ancora di più partendo a piedi dalla Via Francigena.
I cartelli e i segnavia del CAI di Viterbo e degli itinerari di mountain-bike dedicati a Rita Chiodi consentono di orientarsi facilmente. Nell’unico tratto non segnato, basta salire per incontrare una strada sterrata pianeggiante. I post comparsi nell’ottobre 2021 giorno su Facebook, e che invitano a “portare il GPS o a rinunciare” dimostrano che chi li ha scritti sa ben poco di montagna e sentieri.

Dislivello: da 350 a 620 m
Tempo: da 2 a 3.45 ore
Difficoltà: E

Da Cura di Vetralla, sulla Via Cassia poco a sud di Viterbo, si segue la strada per Tre Croci, si va a destra a un bivio e si supera un passaggio a livello. Poco più avanti, sulla destra, è un posteggio (400 m), sulla Via Francigena, da cui iniziano gli itinerari di mtb che un’associazione locale ha dedicato a Rita Chiodi.
Si continua in auto sull’ampia strada asfaltata che sale nel bosco, tocca l’ingresso del Convento di Sant’Angelo, lascia a destra una diramazione senza indicazioni e porta all’inizio del sentiero (cartello per l’Eremo di San Girolamo, 620 metri).
Se si parte a piedi dal posteggio si deve seguire brevemente la Francigena, verso destra per chi arriva. Dal punto 2 si sale a sinistra per un viottolo, toccando i punti da 28 a 19. Si sbuca (490 m) su un altro tracciato, si continua a salire toccando il punto 29, si lascia a sinistra una prima strada, e al punto 31 se ne imbocca una terza, che aggira a monte il Convento e porta all’asfalto prima dell’inizio del sentiero per l’eremo (1 ora).
Si continua sul sentiero, indicato da segnavia bianco-rossi senza numero, che sale a sinistra di un valloncello e porta ai piedi delle rocce dell’eremo di San Girolamo (720 metri, 0.15 ore), che merita una visita attenta. Dai cartelli alla sua base, si sale verso destra per un centinaio di metri (segnavia CAI 103) fino a un largo crinale.
Qui si devia a sinistra, salendo per un viottolo non segnato. Dove la vegetazione diventa fitta, il viottolo si trasforma in un sentiero e va a destra, superando un fosso e degli alberi caduti. Dove il sentiero si perde basta salire direttamente per raggiungere una strada sterrata a mezza costa, all’inizio (900 m) della stradina che sale al Monte Fogliano.
Pochi tornanti portano alla larga vetta, rivestita da faggi e occupata da grandi antenne. Sul punto più alto, a destra (966 m, 0.45 ore) sono un’altra antenna e un cippo dove s’incontrano i territori di Viterbo, Capranica, Ronciglione e Vetralla. Oltre il bosco s’intravvede il Lago di Vico.
Si torna alla strada a mezza costa, la si segue verso nord traversando una sella (911 metri, cartello) e poi scendendo a un bivio (850 metri, 0.30 ore) accanto al punto 71 degli itinerari di mtb. Si scende a svolte in una zona di tagli boschivi, tenendosi sul viottolo di sinistra al primo bivio.
Raggiunto un sentiero pianeggiante (punto 45) si va a sinistra, traversando con brevi saliscendi. Tenendosi a destra a un bivio si torna all’Eremo. Sul sentiero di andata si torna alla strada (0.30 ore). Se si deve ridiscendere a piedi al posteggio basso conviene seguire la strada, poco trafficata e che traversa un magnifico bosco (0.45 ore).