L’elegante Monte Rondinaio, sul confine tra Emilia e Toscana, raggiunge i 1964 metri ed è una delle cime più frequentate dell’Appennino settentrionale. L’itinerario descritto consente di toccare anche il Rondinaio Lombardo, la traversata verso il Monte Giovo (EE) include un tratto di arrampicata facilitato da una catena.

Dislivello: 570 metri
Tempo: 3.30 ore a/r
Difficoltà: E

Da Pievepelago o Fiumalbo si seguono le strade (quella dal secondo centro è lunga e tortuosa) verso Tagliole e i vasti posteggi a pagamento (1470 m) a poca distanza dal Lago Santo Modenese. La zona può essere raggiunta in breve dall’Abetone, sul versante toscano.
Si segue la strada selciata che sale verso il Lago, a un tornante si devia a sinistra, e si continua per una sterrata nel bosco fino ad affacciarsi sul Lago Baccio (1559 m), dominato dalle rocce del Monte Giovo.
Si aggira a destra il bacino, seguendo i segnavia 523 e di numerosi trekking (Alta Via dei Parchi, GEA, E1…) poi si riprende a salire traversando dei prati e rientrando nella faggeta.
Dove il bosco finisce si percorre un crinale che offre un bel panorama verso l’Altaretto e il Monte Giovo, poi si affronta un ripido strappo su pietraie. Una traversata a destra porta al Passetto (1880 m, cartelli), sullo spartiacque dell’Appennino. Verso sinistra, una breve cresta di massi ed erba porta in vetta al Rondinaio (1964 m, 1.30 ore). Il vastissimo panorama, oltre all’Appennino, include le Alpi Apuane, molte colline della Toscana e il Mar Tirreno. D’inverno, quando l’itinerario è molto più impegnativo, si possono vedere le Alpi.
Si scende per l’itinerario di salita, si piega a destra (segnavia 521) e si tocca la Finestra del Rondinaio, ai piedi dell’impressionante versante Est della cima. Un tratto su una panoramica cresta porta a un bivio, da cui si sale a destra (segnavia 521V) alla vetta del Rondinaio Lombardo (1824 m, 0.45 ore), dov’è una grande croce.
Si torna al bivio, si scende superando uno scomodo canalino sassoso e poi traversando delle radure. Un tratto nel bosco riporta al percorso di andata accanto al Lago Baccio. Si prosegue sulla strada sterrata già percorsa, poi un viottolo sulla sinistra, indicato da segnavia ma non da cartelli, porta rapidamente al Lago Santo (1509 metri) e ai rifugi Vittoria e Giovo. In pochi minuti si torna al punto di partenza (1.15 ore).