Qualche giorno fa, in Valle d’Aosta, è stato lanciato un appello per la riapertura di boschi e montagne. L’ANSA ci informa che lo scrittore Paolo Cognetti è tra i primi firmatari di un appello che inizia con la frase “per favore, restituiteci le nostre montagne”, ed è stato promosso da alcuni “appassionati delle terre alte”. In poche ore le firme sulla piattaforma change.org sono arrivate a migliaia.
“In Valle d’Aosta siamo un popolo di montanari. Siamo abituati alle fatiche e alle restrizioni, al lavoro manuale, al freddo e alla solitudine, ma non a vivere lontani dai nostri boschi, dai pascoli, dai torrenti. Un montanaro chiuso in casa si ammala nel corpo e nello spirito. Siamo del tutto consapevoli della gravità dell’epidemia in corso, tuttavia crediamo che le misure per contenerla vadano adeguate a un territorio e a una popolazione, non abbia senso prenderle dalle città ad alta densità e semplicemente applicarle alla montagna” prosegue l’appello.
“Chi va a camminare nel bosco da solo o con la sua famiglia, chi va a far legna, a coltivare l’orto, chi porta il suo bambino in un prato – prosegue – non può contagiare né essere contagiato da nessuno. Queste attività sono i fondamenti della nostra vita quotidiana, e un bosco è luogo molto più sicuro dal virus rispetto ai supermercati o agli uffici dove ci è concesso andare”.
Per questo, i firmatari chiedono al Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, di allentare da subito le regole relative all’attività motoria, di permettere di effettuare attività motoria all’aperto, di svolgere le attività agricole (“da sempre la base che forma il tessuto culturale e tradizionale valdostano”), di svolgere sport all’aria aperta dal 4 maggio per singoli e appartenenti allo stesso nucleo familiare e di prevedere nella fase successiva, entro il mese di maggio, la possibilità di svolgere sport all’aria aperta in gruppi, di non più di 5 persone, mantenendo il distanziamento sociale”.
Tutto vero, tutto sacrosanto, grazie Paolo Cognetti. Ma vale anche per il Lazio, per l’Abruzzo, per tutte le regioni italiane.
Open the mountains
Lasciateci la bellezza delle nostre montagne!
Aprirci le montagne perle escursioni che per noi che viviamo in città sono fondamentali per lo spirito e il corpo e per una sana evasione dallo stress quotidiano che a mio avviso fa più danni che una passeggiata in solitaria in un magnifico bosco dove si e no incontri 10 persone in un giorno,non è una richiesta da sottovalutare,grazie!
Riapriteci le montagne che fa bene al corpo e alla mente!
carissimi, il problema sarebbero tutte le persone che in automobile o col treno si muoverebbero attivando in tal modo tutto l’indotto.
non abitiamo tutti ai piedi del monte bianco
Mi auguro che torni tutto alla normalità, chi non cammina,chi non sa cosa vuol dire scoprire cosa si nasconde dietro la prossima curva o sopra quella roccia non può capire la bellezza della montagna