In queste settimane faticose, arriva una notizia che fa molto piacere. Il mio “Alpini, una grande storia di guerra e di pace”, pubblicato un anno fa da Corbaccio, è tra i sei finalisti della edizione numero 68 del Premio Bancarella.
Gli altri libri prescelti sono “Una storia che parla di te” di Desirée Cognetti (Dea Planeta), “L’estate dell’incanto” di Francesco Carofiglio (Piemme), “Il guardiano della collina dei ciliegi” di Franco Faggiani (Fazi), “Le verità sepolte” di Angela Marsons (Newton Compton) e “Gli illegali” di Piernicola Silvis (Sem).
Come scrive Ignazio Landi, segretario del Premio Bancarella, “In un momento della nostra esistenza così irreale, un libro è un’ancora di salvezza, in grado di farci viaggiare con la fantasia”. Fa piacere che la notizia arrivi nei giorni in cui una parte delle librerie ottiene finalmente il permesso di riaprire. Vinca il migliore, come si dice in questi casi. La speranza è che la cerimonia di premiazione, il 19 luglio, possa tenersi nella piazza di Pontremoli.
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