Ieri, lunedì, dal Pakistan è arrivata una brutta notizia. Una valanga ha travolto Tarcisio Bellò, i suoi tre compagni di spedizione (Luca Morellato, David Bergamin e Tino Toldo) e i tre portatori d’alta quota pakistani Nadeem, Shakeel e Imtiaz, tutti del villaggio di Shimshal. La spedizione, partita da Venezia il 1 giugno, stava tentando la salita di una bella cima inviolata della valle di Iskhoman, battezzata Lions Melvin Jones Peak.
Tarcisio Bellò, di Quinto Vicentino, è un alpinista forte e modesto, con all’attivo l’Everest, il Dhaulagiri e varie vette minori dell’Himalaya e del Karakorum. L’anno scorso la sua via nuova sul Jinnah Peak (6177 metri), realizzata con Mara Babolin e Francesco Rota Nodari, è stata candidata ai Piolets d’Or, il massimo riconoscimento dell’alpinismo mondiale.
La valanga ha travolto gli alpinisti a circa 5300 metri di quota. Secondo le frammentarie notizie arrivate lunedì, i quattro italiani e due dei pakistani sarebbero in discrete condizioni, mentre il terzo pakistano è probabilmente disperso. Domattina, con la luce del giorno, un elicottero militare dovrebbe volare da Gilgit fino al luogo dell’incidente, soccorrere i feriti e diffondere notizie più aggiornate.
Questo è il momento della speranza e (per chi ha la fede) della preghiera.
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